Una seduta tranquilla: nessuna protesta degli interinali GeoEco

di Redazione

aula consiliare di AversaAVERSA. Una seduta consiliare blindata dalle forze dell’ordine quella di ieri ad Aversa.

Il pericolo paventato era quello di atti dimostrativi, anche consistenti, da parte dei 25 interinali del consorzio GeoEco, che da giorni si recano presso la Casa Comunale in attesa di avere risposta alle legittime richieste. Tutto sommato, quindi, tranquilla la seduta, e non solo dal punto di vista di possibili interferenze del pubblico, tranquilla è stata anche la discussione sull’ordine del giorno.

Molti i punti di discussione, come ad esempio la decisione, presa a larga maggioranza ma con l’astensione dell’opposizione, di intitolare una strada cittadina a Giorgio Almirante, il “Grande Italiano”, come fu definito dall’attuale presidente della Camera Gianfranco Fini.

Inoltre, la presa d’atto dei debiti fuori bilancio e la ratifica di due delibere di giunta, la più importante relativa ai lavori di adeguamento dello stadio comunale ‘Rinascita’, con il via libera alla costruzione di nuovi posti per gli ospiti. Non sono mancate le polemiche sulla gestione presente e passata dell’ex tempio della pallavolo normanna, “il Capannone”, lasciato totalmente in balia dei privati. L’assessore ai lavori pubblici Salvatore Rotunno ha spiegato che è in corso, presso la Regione, l’acquisizione di una parte della struttura che farà parte del patrimonio comunale, anche se potrà in futuro essere adibita unicamente a palestra, non avendo i requisiti che la legge prescrive per altri scopi. “Chiederemo ulteriori chiarimenti sulla vicenda” ha puntualizzato il consigliere d’opposizione Mimmo Rosato.

Lunga ed articolata la relazione annuale del difensore civico Nicola Cantone che ha espresso il ringraziamento all’amministrazione per gli anni svolti nell’ufficio comunale, essendo il Comune in attesa della nuova nomina, ed ha evidenziato come la maggior parte delle richieste pervenute dai cittadini facessero riferimento alla troppo cara Tarsu.

Infine, una nota di colore. Per la prima volta dall’insediamento del Ciaramella Bis, opposizione e maggioranza erano diametralmente opposte. In altre parole, si è notato, se qualcuno non se ne fosse ancora accorto, di quanto massiccio sia il numero di rappresentanti in maggioranza e di quanto esiguo il numero in opposizione: 25 di fronte ad appena 4.

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