Castelvolturno, DcA critica “spese allegre” per l’estate

di Redazione

Municipio di Castel VolturnoCASTELVOLTURNO (Caserta). La DcA di Castel Volturno critica le “spese allegre” dell’amministrazione Nuzzo per l’estate 2008.

“Il sindaco e la sua Giunta programmano spese per 210 mila euro per l’estate 2008 a Castel Volturno e ne impegnano 160 mila, tra cui: 10 mila per contributo alla Pro Loco del presidente Vincenzo Martino; 20 mila per fornire luce nei giorni di festa e pagare i diritti Siae; 14 mila da ‘bruciare’ in pochi minuti di fuochi d’artificio il primo settembre, ad estate oramai finita da tempo, dopo l’esibizione di Tullio De Piscopo che costerà 15 mila euro. A tal proposito, – continuano dalla DcA – occorre evidenziare che i 14 mila euro non saranno l’unica somma di denaro ad essere ‘bruciata’ in fuochi d’artificio. Le diverse associazioni, destinatarie di contributi comunali per l’occasione, organizzeranno i loro spettacoli pirotecnici preventivati per circa 15 mila euro. Spese allegre, dunque, soprattutto se si pensa che le casse comunali sono vuote. Infatti, l’assessore al ramo Villano propone che il pagamento delle feste avvenga ‘in tempi più ampi rispetto ai classici 90 giorni Data fattura’. Questa volta non siamo soli a dirlo, in quanto il responsabile di ragioneria, nell’esprimere il parere favorevole, sottolinea le difficoltà economiche dell’Ente: ‘Resta ferma la difficoltà estrema ad effettuare i pagamenti ai fornitori nei tempi previsti dai contratti e dalle norme’”.

E, parlando dell’approvazione in giunta, lo scorso 15 luglio, del programma estivo proposto dall’assessore Villano, la DcA rileva due “stranezze”: “La prima è che al momento dell’approvazione della delibera risultano assenti lo stesso Villano, Boccone e Traettino, quest’ultimo in quota al Pd. Inoltre, nella stessa giornata, il responsabile di ragioneria, presumiamo qualche ora prima della seduta di giunta, rilascia il parere contabile favorevole. Dunque, gli atti protocollati dagli amministratori sembrano avere una marcia in più rispetto a quelli che presentano i cittadini, i quali, invece, nella migliore delle ipotesi, impiegano qualche giorno per arrivare sulle giuste scrivanie”.

La Democrazia cristiana per le Autonomie conclude: “Mancano meno di due anni alla fine naturale del mandato elettorale di questa amministrazione, i cittadini lo sanno: al peggio non c’è mai fine. Auguriamoci, dunque, che i danni di questa amministrazione, a fine mandato, non siano irreparabili”.

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