Eco Quattro: arrestato l’ex sindaco di Mondragone Ugo Conte

di Redazione

Ugo ConteMONDRAGONE (Caserta). Nel pomeriggio i Finanzieri della Tenenza della Guardia di Finanza di Mondragone, hanno proceduto all’arresto dell’ex sindaco Ugo Conte.

Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Napoli – Riesame dei provvedimenti restrittivi della libertà personale e dei sequestri. Conte è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’arresto rientra nel filone investigativo relativo all’infiltrazione camorristica della società Eco Quattro S.p.A., affidataria del servizio di raccolta dei rifiuti urbani in 18 comuni del casertano e che ha visto coinvolti, oltre ai vertici dei clan “La Torre” e “Casalesi”, anche personaggi, quali Giuseppe Valente, presidente del Consorzio Ce4, Claudio De Biasio, già direttore dello stesso Consorzio, successivamente transitato nei ruoli del Commissariato di Governo per l’emergenza rifiuti in Campania, e Raffaele Chianese, già vicesindaco di Mondragone, unitamente agli imprenditori Gennaro Sorrentino e Giuseppe Diana. Nei confronti di questi ultimi due, le attività investigative dei Finanzieri di Mondragone permettevano di accertare sia la loro diretta partecipazione nella riscossione della tangente estorsiva di 15 mila euro mensili, versata dalla Eco Quattro ai clan camorristici, sia l’instaurazione di un regime monopolistico nel settore della commercializzazione del gas per uso domestico, quest’ultimo aggravato dai metodi minatori mafiosi e violenti.

Per quanto riguarda il coinvolgimento nella vicenda giudiziaria dell’ex sindaco di Mondragone, la misura coercitiva personale della custodia cautelare in carcere è stata disposta dall’organo giudicante in parziale accoglimento dell’appello proposto dal Pm presso il Tribunale di Napoli – Dda – avverso l’ordinanza emessa a fine ottobre dal gip dello stesso tribunale partenopeo, con la quale veniva all’epoca rigettata la richiesta del Pm di applicazione della custodia cautelare nei confronti di Ugo Conte per carenza di indizi gravi di colpevolezza, per quanto riguarda il reato di concorso in estorsione aggravata e per insussistenza di esigenze cautelari attuali per i reati di corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio e truffa, tutti aggravati dalle finalità di agevolazione del clan camorristici dei “La Torre“ operante in Mondragone e nei Comuni limitrofi. Dopo questo rigetto, seguivano una serie di atti da parte della difesa dell’ex sindaco e contestualmente da parte del magistrato inquirente, il quale reiterava la richiesta di applicazione della misura restrittiva della libertà personale.

Al termine di questo iter complesso, il Tribunale si è pronunciato ritenendo attuale la pericolosità di Conte, soprattutto – come si legge nel provvedimento – per la posizione apicale mantenuta nell’ambito dell’Ente territoriale, asservito agli interessi del clan La Torre.

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