BENEVENTO. Venerdì 11, alle ore 21, presso la sala Ostieri di SantAgata de Goti nellambito della rassegna Sannio Film Fest, lattore-regista Fabrizio Bentivoglio incontra il pubblico in occasione della presentazione della sua ultima fatica Lascia perdere Johnny!.
Ad accompagnarlo ci sono la costumista Ortensia De Francesco, il musicista degli Avion Travel Fausto Mesolella, freschi vincitori di un Ciack dOro, lo sceneggiatore Filippo Gravino e due degli interpreti Antimo Merolillo e Roberto De Francesco. Ernesto Mahieux, altro orgoglioso appartenente alla grande famiglia di Johnny, non potendo presenziare per impegni professionali, ha già onorato la pellicola e la kermesse con la sua cordiale partecipazione la sera del 7 luglio. Bentivoglio ritorna al festival, ad appena due anni dalla celebrazione dedicatagli come miglior attore della stagione cinematografica, nella veste inedita di regista.
“Lascia perdere Johnny” – trailer |
Lascia perdere Johnny! segna, infatti, il suo esordio dietro la macchina da presa e rimane uno dei titoli fondamentali nellimportante movimento di rinascita del nostro cinema. Mai annata è stata, in effetti, tanto felice e ricca per le produzioni italiane come quella che si è appena conclusa. Già a settembre La ragazza del lago di Andrea Molaioli aveva sorpreso un po tutti per la sapiente capacità di rivisitare il genere thriller, arricchendolo di spunti internazionali, seguito a novembre, proprio, dal lungometraggio di Bentivoglio, che, nel narrare lapprendistato alla musica e alla vita di un giovane musicista, era riuscito riportare in auge le solari, malinconiche, pungenti atmosfere della tanto rimpianta commedia allitaliana. Commedia dolceamara che anche a febbraio, grazie a Non pensarci di Gianni Zanasi, e ad aprile, con Tutta la vita davanti di Paolo Virzì, ha trovato due adepti di notevole spessore e sostanza. Poi, è arrivato il trionfale maggio dei gemelli di Cannes Matteo Garrone (Gomorra) e Paolo Sorrentino (Il divo), capaci di stupire e conquistare la difficile platea di Cannes (e non solo) con opere di impegno e denuncia civile talmente forti, lucide e consapevoli da richiamare alla memoria lindimenticabile filmografia del maestro Elio Petri. La manifestazione si tira, perciò, a lucido per festeggiare adeguatamente e in pieno stile anni 70 (periodo nel quale si svolge, appunto, la vicenda di Lascia perdere Johnny!) lintero cast del film, con un pensiero, sicuramente, rivolto a tutti gli eroici protagonisti di una rinascita inattesa, ma sperata, di un cinema nostrano, gradualmente, fuori dal tunnel dellinconsistenza e della ripetitività.