Sabato 12 luglio nel corso della Notte dei Capitelli, scintillante cerimonia conclusiva del Sannio Film Fest, viene consegnato allattrice Isabella Ferrari il premio Gladiatore Sannita, prezioso riconoscimento attribuito dalla Provincia di Benevento a personalità del mondo dello spettacolo o delle arti in generale, che si siano particolarmente distinte.
La decisione di assegnare il trofeo alla Ferrari pare, assolutamente, in linea con le motivazioni alla base del premio stesso. Lattrice, infatti, ha saputo, in più di venti anni di carriera, destreggiarsi nei diversi campi dello showbiz, superando con gran disinvoltura e padronanza del mestiere i pregiudizi che laccompagnavano dai tempi del suo esordio televisivo e cinematografico. In effetti, la ninfetta lanciata dal varietà televisivo estivo di Gianni Boncompagni Sotto le stelle e da film vacanzieri e spensierati come i Sapore di mare di Carlo Vanzina nei primi anni 80 ha, gradualmente, ceduto il passo alla donna consapevole e intensa. Ciò che, invece, rimane quasi intatto della provocante adolescente degli esordi è, senza dubbio, una conturbante fisicità associata però a una convincente maturità dinterprete. Il passaggio a ruoli maggiormente impegnativi avviene nel 1988 grazie al lungometraggio Appuntamento a Liverpool di Marco Tullio Giordana, seguito a ruota dal Romanzo di un giovane povero di Ettore Scola, che la impone improvvisamente allattenzione dei critici, facendole guadagnare una meritata Coppa Volpi al Festival di Venezia. Da quel momento per