CASAL DI PRINCIPE (Caserta). È stato firmato appena nel pomeriggio di giovedì, a Casal di Principe, il Protocollo dIntesa per la destinazione a fini sociali e produttivi dei beni confiscati alla criminalità organizzata. video
La prima esperienza nazionale di riconversione spinta di un numero di beni confiscati considerati fortemente strategici per la coesione sociale e lo sviluppo economico e sociale della Campania, è stata ufficializzata con la firma del Ministro dellInterno Roberto Maroni, del presidente della regione Campania Antonio Bassolino e del commissario straordinario di governo per la gestione e la destinazione dei beni confiscati Antonio Maruccia. Si darà priorità agli interventi a supporto della diffusione della legalità in aree in cui i fenomeni criminali fermano lo sviluppo economico e sociale.
La firma è avvenuta allinterno del Parco della Legalità, una struttura, facente parte del patrimonio di Agrorinasce, lagenzia per linnovazione, lo sviluppo e la sicurezza del territorio costituita tra i comuni di Casal di Principe, Casapesenna, San Cipriano, Villa Literno, San Marcellino e Santa Maria
Il Parco nasce sul terreno confiscato al boss della camorra Francesco Schiavone, alias Sandokan, per un investimento di circa 12 mila euro. Il Protocollo è stato intitolato a Don Giuseppe Diana, morto per mano della camorra e proprio giovedì, durante lincontro-dibattito tenuto nella sala teatro del Parco della Legalità, onorato con una targa offerta dalle massime rappresentanze istituzionali al padre ed al fratello del sacerdote.
Concentreremo il lavoro comune sulla gestione dei beni più rilevanti sul piano simbolico, sociale ed economico. – ha dichiarato il presidente Bassolino – Per le prime 50 grandi opere della legalità siamo pronti ad utilizzare in tempi certi e celeri, i 150 milioni di euro stanziati con la nuova programmazione 2007/2013. Questo parco, che vedrà il battesimo con la manifestazione teatrale nazionale delle giovani leve, segue quello già operante a Scampia.
Mentre il ministro Maroni, in ordine al riutilizzo della villa in stile Scarface che fu di Walter Schiavone, fratello del boss Sandokan, anchessa situata a Casal di Principe, e tutti gli altri beni confiscati alla camorra, ha dichiarato: Tutti i beni confiscati entro 6 mesi dovranno entrare in pieno possesso ed operatività delle collettività alle quali appartengono.
“Parco della Legalità” |
|
Intervento di Bassolino |
|
Intervento di Maroni |
|