CASERTA. Credo che Sandro De Franciscis abbia fatto bene a sollevare, nei giorni scorsi, il tema della necessità del Pd di tematizzare in maniera compiuta la questione del rapporto tra il partito e lelettorato cattolico. Ad affermarlo Nicola Ucciero.
La difficoltà del Partito Democratico di mettere in campo una proposta credibile per quella parte di elettorato è un dato di fatto ed è un problema che non riguarda solo il nostro paese ma più complessivamente tutte le forze riformiste del mondo occidentale. La destra, dopo la fine del bipolarismo mondiale e in maniera ancor più marcata dopo il 2001, si è fatta imprenditrice della paura facendo di tutte le forme identitarie, compreso laspetto religioso, strumenti di chiusura rispetto allaltro, al diverso, a qualsiasi forma di comunitas. È del tutto evidente che la necessità di ribaltare questa visione non riguarda solo i riformisti cattolici ma anche i riformisti laici in quanto non esiste possibilità di rendere maggioritaria alcuna proposta riformista senza entrare in sintonia con questo mondo. Anche qui condivido limpostazione di De Franciscis. Il terreno di ricerca deve essere duplice: da un lato una nuova politica di alleanze in grado di parlare a forze come lUdc, dallaltro la ricerca di una nuova sintonia sul terreno dei valori. Benedetto XVI in una delle sue ultime uscite ha dato nuova centralità al tema della carità cristiana declinandola non come filantropismo compassionevole ma come solidarietà; credo che questo possa essere il punto nodale di una riflessione comune. Solidarietà intesa anche come recupero della dimensione comunitaria dellesistenza rispetto allindividualismo esasperato delle nostre società. Da questo punto di vista serve mettere in campo strumenti di riflessione e confronto dentro e fuori dal partito su questa grande questione.