Betancourt smentisce riscatto. Diffuso video della liberazione

di Antonio Taglialatela

Ingrid Betancourt al momento della liberazionePARIGI. “Un riscatto? Non credo proprio”. Dopo i governi francese e americano anche la stessa Ingrid Betancourt smentisce la notizia, fornita da una radio svizzera, sul riscatto di 20 milioni di dollari che gli Stati Uniti avrebbero pagato ad alcuni capi delle Farc per consentire il suo rilascio.

Quello che ho visto, che posso testimoniare, è che il mio carceriere Enrique quando è stato messo in ginocchio, durante l’operazione, aveva paura, molta. I miei rapporti passati col presidente Uribe non sono stati facili prima del mio rapimento. Nei momenti della liberazione c’era molta tensione e non posso credere che sia stata tutta una messa in scena”, ha detto l’ex candidata alla presidenza della Colombia che ieri è giunta a Parigi per incontrare il presidente francese Nicolas Sarkozy, accompagnata dai suoi familiari.

Il video della liberazione di Betancourt

Intanto, le autorità colombiane hanno diffuso un video che mostra la liberazione della cittadina franco-colombiana assieme ad altri 14 ostaggi. I militari dell’esercito colombiano si sono finti stranieri, facendosi passare per un italiano, un australiano, un arabo e due cittadini delle Antille, come ha spiegato il ministro della difesa colombiano Juan Maniel Santos nell’illustrare i dettagli dell’operazione. I cinque militari dei servizi segreti avevano fatto credere a Cesar, uno dei carcerieri, di rappresentare una commissione umanitaria che sarebbe giunta in elicottero in una zona della foresta del sud della Colombia. Secondo il ministro Santos, il finto italiano si è rivelato “un attore talmente bravo da farsi consegnare la pistola da Cesar”. Infatti, quando erano in volo con l’elicottero, il finto australiano ha rimproverato in inglese il presunto italiano per il fatto che Cesar fosse ancora armato di una pistola. Allora l’italiano si è rivolto a Cesar e gli ha detto: “Non mi creare problemi, consegnami l’arma”, con la promessa di restituirgliela successivamente. Il ministro Santos ha sottolineato che l’operazione è stata al cento per cento colombiana, smentendo le versioni secondo le quali vi sarebbe stata la partecipazione di americani o israeliani.

L’ipotesi del riscatto, comunque, continua a tenere banco. Dopo la radio, stamani anche il quotidiano svizzero “Le Temps” parla di almeno cinque milioni di dollari versati ai rapitori, cifra molto più bassa di quella citata dalla radio Rsr. A farsi consegnare i soldi sarebbe stato proprio quel Cesar, convinto dalla sua compagna, arrestata lo scorso 2 febbraio e rinchiusa in un carcere femminile di Bogotà. Anche Enrique, vice di Cesar, citato dalla stessa Betancourt nel suo racconto, sarebbe un altro dei “traditori”.

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