GRICIGNANO. Il Tar Campania assolve lex comandante dei vigili urbani di Gricignano Giovanni Lacopo. Con una decisione della V sezione è stato annullato il provvedimento, adottato dalla Prefettura di Caserta, con il quale si sospendeva Lacopo dalle funzioni di ufficiale di Pubblica Sicurezza.
Un atto, dalle rilevanti conseguenze, che il Tar, con la sentenza depositata in questi giorni, ha ritenuto adottato sulla base di presupposti totalmente infondati ed errati. La decisione mette anche un punto fermo nella vicenda personale di Lacopo che veniva indicato come un soggetto gravemente indiziato di reati di allarme sociale, come lassociazione a delinquere di stampo mafioso. Sulla scorta di tali informative,a Lacopodapprima fu ritirata la pistola dordinanza e poi la Prefettura ebbe ad avviare il procedimento di revoca della qualifica di agente di Pubblica Sicurezza. A nulla valsero le certificazioni della Procura della Repubblica prodotte dalladifesa di Lacopo, dalle quali emergeva chiaramente che questi non solo non aveva riportato condanne per il reato di associazione camorristica ma non era nemmeno indagato in tal senso. In ogni caso, la Prefettura adottò il provvedimento di revoca, da qui la necessità di impugnare il provvedimento dinanzi al Tar, con lausilio degli avvocati amministrativisti Carmine Petteruti e Luca Iuliano e la collaborazione dellavvocato penalista Enzo Guida. Alla fine, i giudici amministrativi hanno riconosciuto levidente errore della Prefettura e soprattutto la validità dei documenti prodotti dalla difesa di Lacopo, il quale non risulta indagato per tali reati.