PADOVA. Non ci sono più dubbi: il cadavere ritrovato in una boscaglia di Lloret de Mar è di Federica Squarise, la 23enne padovana scomparsa nella località della Costa Brava nella notte tra il 30 giugno e il primo luglio.
A confermarloil legale della famiglia, Aldo Pardo, il quale ha spiegato che il riconoscimento è stato possibile grazie a un brillantino sul dente. Le mie fonti in Spagna mi hanno assicurato che il cadavere aveva un brillantino sul dente, lo stesso che aveva Federica, ha affermato Pardo al telefono con lagenzia Agi, riferendo che domani il fratello e la sorella della ragazza mortaeffettueranno il riconoscimento e molto probabilmente io li accompagnerò.
Per la certezza definitivaè in corso l’autopsia presso l’istituto di medicina legale della Girona. L’esito dell’esame del dna è atteso per domani, hanno detto ai giornalisti i legali della famiglia Squarise, uscendo dalla casa della famiglia di Federica a San Giorgio delle Pertiche (Padova).
Sul cadavere, in avanzato stato di decomposizione, era visibile anche un tatuaggio, particolare che ha aiutato gli investigatori a indentificare la vittima, perchè Federica, come raccontato dall’amicaStefania Perin, che era in vacanza con lei, ha due tatuaggi, un fiore sul piede e tre stelle dietro all’orecchio.
“Sono pessimista, sto cercando di contattare la sorella di Federica, ma non mi risponde”, aveva affermato nel pomeriggio Aldo Pardo, l’avvocato della famiglia Squarise, alla notizia del rinvenimento del corpo. “Pare – aggiungeva – che sul corpo ritrovato ci sia un tatuaggio simile a quello di Federica, ma le notizie che mi arrivano sono ancora confuse”.
Il cadavere, secondo le testimonianze di alcuni abitanti della zona, si trovava in una zona poco distante dalla discoteca Yates, da cui era scomparsa Federica, e non era stato notato nei giorni scorsi. Il giardino, hanno detto ancora i residenti, di notteè spesso attraversato dai nattambuli che tornano dalle discoteche per recarsi in un hotel che sorge poco lontano. La palazzina che si affaccia sul giardino, invece, ospita ufficicomunali e perciò di notte non c’é nessuno.
Anche l’ispettore Jordi Bascomte, rispondendo ai giornalisti, sembrava non avere dubbi: “E’ possibile sia Federica, è in corso l’identificazione”.
Nelle ore precedenti si era appreso che la polizia iberica, nel corso delle indagini, aveva rinvenuto sulla spiaggia di Lloret de Mar una maglietta di colore giallo, che potrebbe appartenere alla 23enne e sulla quale saanno effettuati esami di laboratorio.
Intanto, ieri è stato interrogato per tre volte il barista uruguaiano Victor, detto “el gordo” (il grassone), l’ultimo ad aver visto la ragazza nella notte tra il 30 giugno e il 1 luglio, anche se dichiara di averla semplicemente salutata dopo una serata passata in discoteva con un gruppo di amici sudamericani. Al giovane è stato prelevato il Dna ma non risulta ancora ufficialmente indagato. La polizia sta rintracciando anche un giovane tedesco, che avrebbe fatto parte del gruppo di amici presenti quella sera in discoteca assieme a Federica, il quale potrebbe fornire informazioni utili alle indagini.
Indagini che si concentrerebbero sempre più sulla pista dell’allontanamento non volontario di Federica. La ragazza, infatti, aveva lasciato cellulare e documenti all’Hotel Flamingo, dove alloggiava assieme all’amica Stefani Perin. Questultima, di Villa del Conte, vicino Padova, è rientrata ieri a casa e in unintervista a Repubblica ha smentito le voci che parlavano di una serata fatta di bevute e di sballo. “E’ stata una serata tranquilla di festa”, ha chiarito Stefania, che la sera della scomparsa lasciò Federica in compagnia di Victor per poi non rivederla più.
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