ROMA. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, intervenendo a Villa Madama alla conferenza internazionale sui rapporti fra Italia, Ue e Usa, organizzata dall’Aspen Institute, parla della situazione attuale della nostra nazione: “L’Italia ce la farà a condizione che trovi la fiducia per affrontare i sacrifici necessari per costruire il futuro”.
A fargli eco l’ex segretario di Stato americano Henry Kissinger che si è detto fiducioso sul futuro italiano: “L’altro giorno un giornalista italiano mi ha chiesto se penso che l’Italia ce la farà ed io ho risposto che siete un Paese che ha visto talmente tanti cambiamenti, esperienze e anche disastri e che è sempre tornato e sempre c’è stato. Non c’è da porsi la domanda se l’Italia ce la farà o meno, la domanda è se ce la faremo noi”. Al tavolo con Kissinger, assieme al Capo dello Stato, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e il governatore della Banca dItalia Mario Draghi.
Questultimo ha però fatto ritornare tutti, diciamo così, sulla terra, parlando delle difficoltà delleconomia italiana. I prezzi materie prime essenziali crescono, stipendi e salari perdono potere dacquisto, è minacciata la tranquillità dei risparmi. La libertà di commercio internazionale è oggi messa in discussione come mai dagli anni 80. Sia nei paesi avanzati, sia in quelli emergenti le opinioni pubbliche sono disilluse e allarmate dalla globalizzazione. Il compito dei governi non è facile. Il governatore ha sottolineato che i frutti delleconomia mondializzata si sono distribuiti in modo diseguale tra i diversi gruppi sociali. Le opinioni pubbliche sono frastornate da un mondo confuso. Nella crisi, cercano rassicurazione.
Draghi ha anche parlato dei pericoli della limitazione degli scambi commerciali: Capisco che i governi riscoprano il valore di formule protezionistiche. La libertà dei commerci può sembrare un rischio; il protezionismo, un ristoro. Ma un problema di distribuzione del reddito non si risolve inaridendo una delle fonti più importanti del reddito stesso.
Non è mancato il tema dello scandalo dei mutui subprime: Usa ed Europa ha detto Draghi – devono lavorare insieme per la stabilità dei mercati finanziari e per garantire regole uguali per tutti. Le implicazioni della crisi finanziaria sul sistema lanno scorso erano molto evidenti e sono state evitate grazie allintervento della Bce e della Fed che, in modo massiccio hanno immesso liquidità, in modo coordinato.