MADDALONI (Caserta). Lunedi di riflessione al CalatiaEditoria dove Paolo Chiariello presenta il suo Monnezzopoli.
Il filone di inchieste sul lato oscuro del Sud lanciata da Roberto Saviano col best seller Gomorra si arricchisce di un nuovo interessante lavoro che ricostruisce vita e miracoli del business dei rifiuti in Campania, rievocando i 14 anni di commissariamento che hanno trasformato lemergenza rifiuti in una voragine da 2 milioni di euro e che giungono oggi al procedimento giudiziario in corso nel quale i responsabili della Fibe-Impregilo e il governatore regionale Antonio Bassolino figurano come maggiori imputati. Monnezzopoli, la grande truffa, edito da Pironti, è un ordinato rapporto in cui Chiariello, responsabile della redazione napoletana di SkyTg 24 ed ospite questa sera di Beatrice Crisci nella sezione Editoria del Caltiafestival in corso presso il Museo Archeologico di Maddaloni, ricostruisce unindustria del Sud che non conosce crisi, quella dei rifiuti. Il giornalista nativo di SantAntimo da anni svela quotidianamente, prima per la stampa e oggi per la tv, miserie e nobiltà di Napoli, metropoli ricca di contraddizioni. La sua attività lo ha portato a vincere nel 2007 il premio Siani di giornalismo con uninchiesta su come la camorra sia riuscita a mettere le mani su centinaia di alloggi delledilizia popolare decidendone in maniera criminale lassegnazione. Quest’anno ha ricevuto il premio cronista dellanno Piero Passetti – targa del Presidente della Repubblica – per alcuni reportage sull’emergenza rifiuti in Campania. L’incalzare degli eventi nellimmensa Babele che lha convinto a dare alle stampe il lavoro sotto i riflettori stasera – in particolare dopo laccertamento da parte della magistratura riguardo il carattere criminoso della vicina discarica di Lo Uttaro – hanno portato Chiariello ad aggiornarne la stesura, incalzato anche dagli editori stranieri sempre più incuriositi dalle vicissitudini italiane e campane sul tema spazzatura. Stare insieme non solo per passare due ore in allegria – ha evidenziato Emanuele Esentato, direttore artistico della manifestazione – ma anche per riflettere, questo lo spirito che ci anima e che ci ha fatto crescere negli anni.