ORTA DI ATELLA. Si chiama Ri-Generazione ed è un nuovo movimento politico-culturale fondato ad Orta di Atella da un gruppo di giovani.
Tra i promotori Alessandra Cinquegrana, Sergio Cirillo, Giuseppina Cristiano, Luca Delfino, Giuseppe Lucariello, Umberto Romano, Salvatore Russo, Mario Vozza che invitano a partecipare al progetto tutti i giovani interessati a dare il proprio contributo al rilancio sociale della città, in completa libertà da schematismi politici e dialogando con tutte le forze politiche e sociali del territorio, senza alcun pregiudizio. Siamo avviliti e stanchi di vivere in un paese in cui non si riesce ad alimentare un dialogo costruttivo per tutte le forze politiche e sociali presenti sul territorio, dichiarano i fondatori del movimento. Siamo consapevoli aggiungono – che oggi viviamo un momento difficile caratterizzato da emergenze e problematiche in ogni campo, e si avverte sempre di più il grido di allarme dei giovani che chiedono con forza di essere ascoltati e di avere un ruolo attivo e determinante nelle scelte future per il Nostro paese. Oggi la politica si caratterizza solo per lestrema litigiosità tra le diverse forze politiche e anche nei momenti di grande sofferenza come quelli della sospensione del Consiglio Comunale da parte del Prefetto non si riescono a trovare le giuste motivazioni per un dialogo che possa di fatto contribuire a difendere il buon nome del paese. Siamo consapevoli, inoltre, dei diversi errori, talvolta irrimediabili, commessi sulla gestione amministrativa del nostro Paese, ma ci sembra opportuno ribadire che risulta sterile ed inutile il tentativo di prendere le distanze ed ergersi a giudici infallibili. Pensiamo che oggi sia giunto il momento in cui gli sforzi di tutti siano tesi alla ricerca di un dialogo pacato e costruttivo, per essere sempre fedeli interpreti delle reali problematiche dei cittadini. Noi giovani concludono – chiediamo di lavorare ,insieme a tutte le altre istituzioni presenti sul territorio, per modificare il modo di fare politica ed il modo di rapportarsi ai bisogni dei cittadini perché solo così possiamo evitare che cresca sempre di più linsofferenza della gente, il senso di sfiducia e di disaffezione nei confronti della politica.