Ciaramella: “Credo in un ritorno della politica in città”

di Nicola Rosselli

Domenico CiaramellaAVERSA. “Spero e credo in un ritorno della Politica in città.

A settembre, al mio rientro definitivo dalle vacanze, nominerò un comitato di ‘saggi della città di Aversa’, composto da un minimo di cinque ad un massimo di dieci persone, che avranno il compito di accompagnare il sindaco nel disegno futuro di città che vorremmo. Si tratterà di persone che, ovviamente, sceglierò al di la del credo politico, perché se parliamo di Por 2007/2013 e di Progetto Jessica, che andrà avanti per decenni, la progettualità non potrà essere appannaggio di una sola parte politica. Abbiamo bisogno di professionisti aversani (giovani e non) che aiutino la città a crescere”. Il vulcanico sindaco azzurro della città normanna Mimmo Ciaramella lancia un’interessante iniziativa che dovrebbe vedere una sorta di “senatus”, di “teste d’uovo” che dovranno disegnare l’Aversa dei prossimi trenta anni. “Questa idea – continua il primo cittadino forzista che è al suo secondo ed ultimo mandato – la rendo noto in anteprima da queste colonne. Nessuno era a conoscenza di questo progetto, ma credo che non ci saranno particolari opposizioni. La posta in gioco è troppo alta per poterci permettere inutili, anzi dannose, schermaglie”. Sempre con lo sguardo volto all’ormai imminente ripresa, Ciaramella fa il punto sul futuro della “sua” giunta, quell’esecutivo del sindaco bersaglio non solo dell’opposizione, ma anche della stessa maggioranza di centro destra e dichiara: “Stiamo andando avanti come se la giunta tecnica non dovesse smobilitare. Ho stabilito una sorta di programmazione che andrò a condividere nei prossimi giorni con l’esecutivo. Ho in mente di tenere una riunione allargata a tutti gli assessori e, successivamente, incontri con i singoli componenti per mettere a punto il cammino che dovremo seguire nell’immediato futuro. Un posto di rilievo assumono i lavori pubblici, dove in sei mesi dovranno essere portati a termine tutti i cantieri che oggi si trascinano per i motivi più vari, spesso a noi non imputabili”. In chiusura il sindaco difende i “suoi” assessori dalle critiche di Pino Cannavale che chiedeva la restituzione degli emolumenti per inattività: “Non posso permettere che si offenda la professionalità degli assessori che stanno operando alacremente, anche se in maniera oscura. Sei mesi sono pochi per giudicare; quando andranno via ognuno di loro presenterà alla città una relazione su quanto fatto”.

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