Camorra, arrestato in Spagna il boss Patrizio Bosti

di Redazione

NAPOLI. Il latitante del clan camorristico napoletano dei Contini, Patrizio Bosti, detto “‘O Patrizio”, è stato arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Napoli la scorsa notte in Spagna, a Girona.

Già a capo della cosiddetta “Alleanza di Secondigliano”, il 49enne era latitante dal 2003, ricercato per omicidio e altri reati, e compariva nell’elenco dei 30 latitanti più pericolosi del Ministero dell’Interno. Al momento dell’arresto, in un ristorante della zona, dove era arrivato a bordo di un’auto di grossa cilindrata, aveva con sé documenti falsi e 24mila euro in banconote da 500. Non ha opposto resistenza, anzi si è “complimentato” con gli agenti. Nelle prossime ore sarà estradato in Italia. Negli anni ‘80 e ‘90 Bosti è stato un personaggio di spicco della criminalità organizzata di Napoli, soprattutto dei quartieri orientali Arenaccia e Poggioreale. Indicato dagli investigatori vicino a Edoardo Contini, promotore con i fratelli Licciardi della cosiddetta ‘alleanza di Secondigliano’, era stato sottoposto alla carcerazione preventiva per il duplice omicidio dei fratelli Giglio avvenuto a Napoli nel 1982. L’uomo era stato condannato nei primi due gradi di giudizio alla pena di 23 anni, ma la Cassazione aveva annullato la sentenza un paio di anni fa. Inoltre, era uscito dal carcere per decorrenza dei termini di custodia cautelare. Dopo l’arresto, circa un anno fa, di Edoardo Contini, capo dell’omonimo clan, era diventato il reggente del gruppo criminale.

Il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, il generale di Corpo d’Armata Gianfrancesco Siazzu, si è congratulato telefonicamente con il colonnello Gaetano Maruccia, comandante Provinciale di Napoli, per l’arresto di oggi del latitante. Siazzu, spiega una nota, ha espresso al personale il suo più vivo compiacimento per aver dato “anche in questa circostanza, un’esemplare prova di efficienza e professionalità, segni non solo del forte impegno posto dall’Arma nella lotta alla criminalità per liberare i territori dall’oppressione mafiosa, ma anche della validità della strategia messa a punto per contrastare le organizzazioni fortemente collegate al territorio d’appartenenza. Dì ai tuoi uomini che sono stati bravi – ha aggiunto Siazzu a Maruccia – e che hanno conseguito un risultato eccellente”.

“L’arresto di Bosti, che segue di pochi giorni quelli di altri due latitanti, Paolo Nirta, elemento apicale del sodalizio criminale Nirta-Strangio da parte dei Carabinieri del Gruppo di Locri, e Giuseppe Coluccio, esponente di spicco della ‘Ndrangheta reggina anche lui inserito nell’elenco dei 30 latitanti più ricercati, da parte del Ros – ha sottolineato il comandante generale – è frutto di un’attività di controllo del territorio che non conosce soste neppure d’estate e che si avvale di raffinate tecniche investigative, che ci hanno consentito, con pazienza e metodo, di seguire le mosse di tre pericolosissimi latitanti, individuandone i rifugi in Italia e all’estero, dove ci siamo avvalsi della collaborazione delle polizie straniere”.

Congratulazioni ai carabinieri del comando provinciale di Napoli sono giunte anche dal ministro degli Interni Roberto Maroni.

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