CASTELLAMMARE DI STABIA (Napoli). Residenti e commercianti del centro storico pronti a scendere in piazza per protestare contro il degrado della zona, dopo che il sindaco, con ordinanza del 29 luglio 2008, ha ordinato lennesimo sgombero di un edificio pericolante.
Trattasi del maestoso fabbricato sito in via largo de Turris (quartiere Caporivo), comprendente i civici 10, 11, e 12, interessato nelle ultime settimane dal crollo del cornicione. Sgombero, che coinvolgerà anche alcuni centri commerciali locali, quali la vineria Di Somma V.nzo , ed il salone di Barbiere che fù di Salvatore Caiazzo, il barbiere del quartiere Caporivo morto lo scorso 8 marzo tra le polemiche sul degrado del centro storico e sulle auto in sosta selvaggia.
Sono amareggiato commenta Vincenzo Di Somma, titolare della vineria Di Somma V.nzo., sita al civico 10 perché sono stato uno dei pochi commercianti ad investire nel centro storico. Tra laltro, in ottemperanza ai progetti promossi dallamministrazione comunale in loco. Ma, fin dallinizio della mia attività, ho dovuto conforntarmi con il degrado del quartiere, labbandono della zona, e con il caos traffico prodotto dallassenza di parcheggi per i residenti. Ora, – conclude Di Somma, con una visibile amarezza – non so cosa farò, probabilmente non mi resta che andare via dal centro storico.
Dello stesso avviso Concetta, residente in via Coppola: Sono anni che ci dicono che sono arrivati i fondi per il rimodernamento della zona, ma poi non succede mai nulla. Siamo stanchi delle promesse vogliamo i fatti. Siamo pronti a protestare fin sotto Palazzo Farnese.
Solidale con i cittadini lopposizione di centrodestra, con Antonio Sicignano, vicepresidente regionale dei Circoli della Libertà e presidente del circolo locale, che nei mesi scorsi aveva promosso una petizione popolare contro labbandono dei quartieri Caporivo, Licerta e Santa Caterina. E quasi un anno che denunciamo il degrado della zona spiega Sicignano e le condizioni in cui vivono gli abitanti del centro storico sono davvero preoccupanti, e necessitano di notevoli investimenti economici da parte dellamministrazione comunale. Prima di restaurare le piazze con le fontane, il Sindaco dovrebbe restaurare i palazzi in cui vivono i nostri concittadini, che solo perché vivono nel centro storico non vuol dire che sono cittadini di serie B. Ora continua Sicignano, riferendosi al fatto che lo sgombero ha coinvolto alcuni centri commerciali locali lAmministrazione si faccia carico delle perdite economiche che hanno subito, o subiranno, quei commercianti che hanno avuto il coraggio di investire, su suggerimento della stessa amministrazione comunale, nel centro storico.