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NAPOLI. Il bus del Partito Democratico per la campagna “Salva l’Italia” da Berlusconi ha lasciato Napoli. Sulle poche firme raccolte contro il Governo del Cavaliere che “penalizza il Sud” ci sarebbe tanto da dire, …
…ma quello che maggiormente crea imbarazzo, sorpresa e finanche sconcerto è l’assenza di Antonio Bassolino alla manifestazione alla Rotonda Diaz dove simpatizzanti e amministratori del Pd hanno raccolto le firme contro il governo Berlusconi.
Bassolino ha voluto stoppare subito le polemiche intorno alla sua mancata presenza e al diniego di firma della petizione contro Berlusconi, rispondendo con una lettera aperta al quotidiano Il Riformista diretto da Antonio Polito che aveva accusato il Governatore di boicottaggio della campagna del Pd. Il governatore campano ha spiegato che “la campagna è legittima” e che da parte sua “non c’è alcun boicottaggio”. Epperò, ha proseguito: “Semplicemente non ho firmato e non firmerò perchè non sono il segretario regionale del Pd ma il presidente della Regione. Da lungo tempo ormai – argomenta -, da quando sono stato eletto direttamente dai cittadini prima sindaco e poi presidente della regione, considero doverosa la collaborazione tra le diverse istituzioni della Repubblica, al di là degli schieramenti politici che le governano”.
Una presa di posizione chiara, netta, precisa, nello stile dell’uomo e del politico che quello che ha da dire non lo manda a dire. Certo c’è imbarazzo e persino irritazione nel Pd. Antonio Valiante, vice del governatore in Regione, ha firmato contro Berlusconi. La signora Rosa Russo Iervolino, sindaco di Napoli, ha firmato, pur precisando che come sindaco “devo la più leale e completa collaborazione al Governo”. Non solo, la Iervolino non ha difficoltà ad ammettere che “questo governo, nella persona del Presidente del Consiglio sta avendo un’attenzione particolare per Napoli”.
C’è un altro sindaco del Pd, di un’altra città importante della Campania, Vincenzo De Luca da Salerno, che non solo non ha firmato la petizione ma ha fatto anche sapere attraverso il suo entourage che “c’è un sostanziale disinteresse verso l’iniziativa”.
Insomma l’appello anti-Berlusconi, almeno in Campania, non solo ha ricevuto poche firme ma mancano addirittura quelle più importanti.
“Ognuno fa ciò che la sua coscienza gli dice”,è il laconico commento rilasciato dal segretario del Pd Walter Veltroni fermato in Transatlantico. Toni sarcastici, invece, quelli utilizzati dal vicepresidente dei deputati del Partito Democratico, Marina Sereni, che ha affidato la sua posizione e la sua replica alle pagine del sito internet: “Leggo che il Presidente della Campania chiede a gran voce il congresso anticipato del Pd e dice che non firmerà la petizione contro le politiche del governo Berlusconi. Buon per lui che ha sempre le idee chiare, sa sempre da che parte stare e che ha dimostrato in tutti questi anni di saper costruire un grande partito di popolo, radicato, di massa, senza macchia e senza paurà”.