CASAL DI PRINCIPE. Dopo larresto di Patrizio Bosti, padrino dellAlleanza di Secondigliano, la new entry nellelenco dei trenta latitanti più ricercati dItalia è rappresentata da Raffaele Diana.
Ad un esponente di peso della camorra napoletana, quindi, si sostituisce un esponente della camorra casertana, già rappresentata nella famigerata lista, d’altronde, da Michele Zagaria e Antonio Iovine. Col Diana salgono a tre gli esponenti del clan dei Casalesi attualmente selezionati dal gruppo integrato interforze per il programma speciale di ricerca. Del resto, assai risalente e di rilievo è la partecipazione di Diana al sodalizio criminale dellagro aversano.
Egli inizia il suo percorso di affiliazione più di venti anni or sono, al seguito dellallora indiscusso capo dellorganizzazione Antonio Bardellino. Schieratosi poi con Mario Iovine, braccio destro di Bardellino, Diana partecipa alla defenestrazione dello stesso Bardellino e del nipote di questi, Paride Salzillo, della cui uccisione, avvenuta nel 1988, sarà poi accusato e condannato in concorso con altri nellambito del processo Spartacus. Proprio il processo Spartacus accerterà, sia in primo che in secondo grado, la partecipazione di Diana anche al quadruplice omicidio Pagano-Mennillo-Orsi-Gagliardi, avvenuto il 22 aprile del
Gli ultimi anni trascorsi alla macchia sembrano aver consentito a Diana il radicamento delle sue relazioni criminose nellAgro, anche se avvenimenti, come il ferimento di un imprenditore avvenuto più di un anno fa a Modena, che ha portato prima allarresto di quattro persone e poi a quello di otto, fra cui parenti prossimi del boss, attestano la perdurante influenza in Emilia.