CASTELVOLTURNO (Caserta). Nel pomeriggio di sabato gli agenti della Squadra Mobile di Caserta, diretta dal vicequestore Rodolfo Ruperti, a conclusione di unintensa attività investigativa durata circa 4 mesi, ha sottoposto a fermo tre extracomunitari di origine nigeriana.
Si tratta di Sweet Edosa, 32 anni, domiciliata a Castelvolturno, priva di permesso di soggiorno e già fotosegnalata con altre generalità; di Cynthian Sisco, 26 anni, residente a Caltanissetta ma domiciliata di fatto a Castelvolturno, titolare di regolare permesso di soggiorno; Mohamed Sisco, 24 anni, fratello Cynthian, anchegli residente a Caltanissetta e provvisto di permesso di soggiorno.
A loro carico gli agenti, nellambito di indagini relative alla criminalità straniera ed allo sfruttamento della prostituzione, hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di concorso in tentato omicidio, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, commessi lo scorso marzo a danno di Lilion Joseph, appena 22enne, che, mediante violenza e minaccia, avevano costretto a prostituirsi al fine di ricavarne profitto. Alla ragazza i tre sono accusati di aver inferto, lo scorso 18 marzo, alcune coltellate provocandole una ferita ad un fianco, a causa della quale aveva dovuto ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso della clinica Pineta Grande. I medici, appena resisi conto di quanto era accaduto, avevano chiesto lintervento degli agenti del commissariato di Castelvolturno, ai quali la giovane aveva raccontato le sue vicissitudini.
In particolare, la giovane aveva dichiarato di aver raggiunto lItalia perché una sua connazionale, in cambio di circa 8 mila euro, le aveva promesso un lavoro. Giunta in Italia, la ragazza, dopo un breve periodo trascorso in un centro di accoglienza da cui era stata fatta scappare, aveva avuto lamarissima sorpresa di scoprire che doveva prostituirsi. Infatti, allesterno del centro era stata prelevata da un uomo che laveva accompagnata in treno fino a Napoli e poi consegnata alla sua aguzzina che, come prima cautela, le aveva sottratto ogni documento di identità. Alle resistenze della ragazza provvedeva a suon di pugni e calci il fratello della sua aguzzina. La 22enne si prostituiva in una abitazione di Castelvolturno, seguendo veri e propri turni stabiliti dalla Sweet, alla quale consegnava puntualmente le somme incassate. Quando lincasso era al di sotto delle aspettative, 300 euro almeno, la ragazza veniva selvaggiamente picchiata. Fino al giorno in cui, oltre alle botte, la donna veniva inseguita in strada, nel tentativo di fuggire, e investita dalla vettura dei suoi aguzzini, dopodiché accoltellata ripetutamente da una delle due donne. Esanime la ragazza era rimasta a terra dove era stata successivamente soccorsa da una sua connazionale che laveva accompagnata presso il pronto soccorso della clinica di Castelvolturno.
In base alle descrizioni fornite, i tre sfruttatori sono stati identificati ed individuati dagli agenti della Mobile che nel pomeriggio di sabato hanno perquisito labitazione occupata dalla Sweet, rivenendo tra laltro materiale pornografico e documentazione ritenuta interessante. Dopo gli adempimenti di rito le due donne sono state ristrette presso la casa circondariale di Pozzuoli mentre luomo presso quella di Santa Maria Capua Vetere, a disposizione dellautorità giudiziaria. Difesi dallavvocato Angelo Bocchino, da loro nominato, dovranno rispondere in merito ai reati contestati. La giovane vittima, invece, è stata accompagnata dagli stessi agenti presso una località protetta, in attesa di testimoniare.