Georgia firma la tregua: “Ma siamo ancora sotto occupazione”

di Redazione

Mikhail Saakashvili TBILISI. Il presidente georgiano Mikhail Saakashvili firma davanti al segretario di Stato Usa, Condoleezza Rice, il piano di pace proposto dal presidente francese e capo di turno della Ue Nicolas Sarkozy durante l’incontro nei giorni scorsi col presidente russo Medvedev e il premier Putin.

“La Georgia ha firmato il cessate il fuoco con l’occupante e l’aggressore russo”, ha dichiarato Saakashvili durante una conferenza stampa congiunta con la Rice, a Tbilisi. Lo stesso presidente georgiano ha sottolineato che “una parte significativa della Georgia”, riferendosi all’Ossezia del Sud ma anche a città come Gori, “è sotto occupazione militare” della Russia, e accusato l’Occidente per non aver accordato in precedenza alla Georgia la membership Nato dal momento che Mosca “preparava da mesi l’intervento armato” in Georgia.

“L’accordo non pregiudica accordi futuri”, ha voluto sottolineare Rice, citando “negoziati in corso” per infrastrutture da collocare in futuro nella zona di conflitto, in riferimento all’invio di un contingente di pace internazionale, secondo il segretario di Stato Usa “possibile in pochi giorni”. “Le forze russe devono lasciare il Paese, l’intero territorio georgiano, – ha aggiunto la Rice – il presidente ha ricevuto chiarimenti sul cosiddetto punto cinque”, ovvero il quinto punto del documento mediato dall’Ue per la tregua che permette de facto la presenza russa sul territorio georgiano in questi giorni, in qualità di “misura straordinaria di sicurezza”.

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