REGGIO CALABRIA. Un 43enne è stato ucciso la scorsa notte a Palmi, a colpi darma da fuoco, mentre rientrava in casa assieme alla compagna e al figlio di lei di 11 anni, raggiunto da un proiettile alla schiena.
Saverio Arfuso, un cuoco originario di Seminara (Reggio Calabria) che lavorava a Parma, al collegio Maria Luigia, è morto sul colpo, mentre il bambino è stato ricoverato prima nellospedale di Gioia Tauro e poi in quello di Reggio Calabria, dove è stato operato per lasportazione della pallottola, fermatasi vicino al polmone ma senza provocare lesioni a organi vitali, e dove ora è in prognosi riservata. I medici definiscono le sue condizioni discrete, è cosciente, anche se in evidente stato di choc. Rimasta illesa, invece, la compagna della vittima, P.Z., 46 anni, insegnante dellistituto alberghiero di Polistena, nel reggino, separata dal marito, la quale ha riferito alla polizia che a scappare è stato un uomo incappucciato, poi scappato. Sembra che il killer abbia atteso larrivo di Arfuso nascosto dietro ad una siepe, vicino alla casa di Arfuso, sulla spiaggia, in località Ciambra, al confine tra i comuni di Palmi e Gioia Tauro. Ha agito mentre la donna era scesa dallauto per aprire il cancello, quando nella vettura cerano Arfuso e il bambino. Quattro i colpi, sembra di fucile a pallettoni, esplosi, uno dei quali ha ferito il piccolo. Delle indagini si sta occupando la Squadra Mobile di Reggio Calabria che sta cercando di risalire al movente dellomicidio. Arfuso, trasferitosi a Parma tre anni fa, aveva piccoli precedenti per ricettazione ma non risultano rapporti con ambienti malavitosi e della Ndrangheta locale. Gli investigatori non escluderebbero nemmeno la pista passionale. Il 43enne aveva una relazione con linsegnante che, oltre all11enne ferito, ha altri due figli, nati dal matrimonio con un uomo dal quale aveva chiesto la separazione.