Olimpiadi, Petrucci: “Perchè sport deve sostituire politica?”

di Angela Oliva

Gianni PetrucciPECHINO (Cina). Perché si chiede allo sport di sostituire la politica. Perché non si chiede agli industriali di disertare la Cina?”.

Ha risposto così il presidente del Coni Gianni Petrucci alle polemiche sulla partecipazione alla cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici create in questi giorni dal capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri e dal Ministro per le Politiche Giovanili Giorgia Meloni. Antonio Rossi e gli altri azzurri hanno ricevuto il tricolore dal presidente della Repubblica Napolitano: è per loro e per noi un dovere farlo sfilare nella cerimonia d’apertura.– ha continuato il numero uno dello sport italiano – Il Comitato olimpico italiano è stato il primo a dirsi contrario al boicottaggio e a dire ai nostri atleti di non boicottare. Ma gli azzurri hanno la libertà di esprimere il proprio pensiero, tenendo conto che quando si va a un’Olimpiade ci sono regole Cio da rispettare”.

Sull’argomento è intervenutoanche Mario Pescante, ex presidente del Coni ed ex sottosegretario allo sport e membro del Cio: “Queste sono baruffe chiozzotte. I Giochi a Seul hanno portato la democrazia, a Mosca hanno portato la perestrojka, forse aiuteranno anche la Cina a cambiare. Le frasi della Meloni le ho lette e messe via. Sapevamo che qui c’è un regime comunista, ma le olimpiadi sono state volute da quella parte della società civile che vuol cambiare il Paese”.

Intanto, la fiaccola olimpica sta percorrendo le strade di Pechino e i tedofori che accenderanno il braciere olimpico rimarranno anonimi fino all’ultimo minuto. I disordini però continuano, infatti, questa mattina, quattro attivisti della causa per l’indipendenza del Tibet hanno appeso due striscioni su dei lampioni nei pressi dello stadio nazionale che riportavano scritte come: Un mondo. Un sogno. Tibet libero” e “Tibet libero”. La polizia cinese ha, immediatamente, identificato e arrestato i dissidenti: due americani e due britannici appartenenti al gruppo ‘Studenti per un Tibet libero’. Un’altra protesta c’è stata in piazza Tienanmen, dove tre attivisti cattolici anti-abortisti statunitensi hanno protestato con un breve sit-in: “Hanno urlato slogan davanti al Museo Nazionale, durante un sit-in nella parte orientale di piazza Tienanmen”, ha riferito la Xinhua.

Il Governo cinese ha revocato diversi visti d’ingresso per alcuni atleti che partecipavano alle Olimpiadi ma che avevano fondato un’associazione di atleti in favore del rispetto dei diritti umani nella provincia sudanese. Abbandono della competizione, quindi, per Joey Cheek, medaglia d’oro aTorino 2006per il pattinaggio in velocità, e per l’ex giocatore di polo Bard Greiner ma la Casa Bianca ha annunciato che presenterà un ricorso contro il Governo cinese.

E a poche ore dall’apertura dei Giochi una bruta notizia per la compagine azzurra: la nazionale italiana di pallavolo, che giocherà sabato mattina contro la Russia, dovrà fare a meno della stopper Tai Aguera, tornata a Cuba per assistere la madre che versa in gravissime condizioni.

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