ROMA. E giunta ieri la tanto attesa notizia della liberazione di Iolanda Occhipinti e Giuliano Paganini, i due cooperanti italiani sequestrati in Somalia il 21 maggio scorso da un commando di uomini armati.
La conferma della loro liberazione è giunta ieri pomeriggio in aula alla Camera, quando il ministro degli Esteri Franco Frattini con grande commozione ha annunciato la buona notizia. Un lungo e caloroso applauso ha interrotto Frattini che ha anche riferito che Iolanda Occhipinti, 51 anni, di Ragusa e Giuliano Paganini, 66 anni, di Pistoia godevano di ottima salute e sarebbero rientrati subito all’aeroporto di Nairobi. Subito dopo la loro scarcerazione i due volontari della Ong Cooperazione Italiana Nord-Sud, assistiti dallAmbasciata italiana, hanno potuto telefonare i propri familiari, in ansia da due mesi e mezzo. Non vedo lora di riabbracciare mia madre e fino a quando non lo farò non voglio dire niente e non crederò che sia tutto vero, ha dichiarato al telefono Arianna, la figlia di Occhipinti. Ansia e angoscia per la sorte del collaboratore somalo, Abderhaman Yusuf Arale, che purtroppo si trova ancora nelle mani dei rapinatori. In un comunicato il Cins ha infatti manifestato la preoccupazione di tutti i cooperanti italiani per la sorte del collaboratore somalo, Abderhaman Yusuf Arale, rimasto nelle mani dei sequestratori. Lorganizzazione non governativa ha inoltre ringraziato il ministro degli Esteri Franco Frattini, la Farnesina nel suo complesso e tutte le autorita’ e istituzioni che in queste lunghe settimane di snervante attesa hanno prestato la loro fattiva opera per la liberazione di Occhipinti e Paganini nonché Sergio Marelli, presidente dellAssociazione delle Organizzazioni non governative italiane per la solidarietà di cui si è reso interprete con sensibilità e realismo in una vicenda non facile, ed infine Nino Sergi delloraganizzazione umanitaria Intersos.