VENEZIA. Il grande Festival del Cinema di Venezia entra nel vivo e, mentre le star sfilano sul tappeto rosso, a tener banco nella città lagunare è la polemica sullannullamento dellinaugurazione del ponte della discordia progettato dal famoso ingegnere e architetto Santiago Calatrava che prevedeva come ospite donore il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. video
Di comune accordo il sindaco della Serenissima Massimo Cacciari e lassessore dei lavori pubblici Mara Rumiz, hanno deciso lannullamento temendo contestazioni dovute a varie polemiche in merito alla costruzione del ponte: tempi lunghi di realizzazione in quanto il progetto risale a dodici anni fa, aumento del costo di realizzazione da 4,7 milioni di euro a circa 16, nonché problemi statici considerato che da gennaio la struttura si è mossa di qualche centimetro. Ma il problema principale nonché ultimo è la realizzazione dellovovia per il trasporto di disabili e per persone con problemi di deambulazione che sarà prevista tra circa un mese. Il primo cittadino di Venezia , in un intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha dichiarato: È stata fatta una valutazione errata allinizio. Si credeva che per i portatori di handicap fosse sufficiente il vaporino che sta ai piedi del ponte ed arriva esattamente dallaltra parte, invece questo non basta. Comunque lovovia si farà ma non contemporaneamente al ponte. Bisogna aspettare solo qualche mese. Il fronte del No ha vinto, come ha sottolineato il capogruppo di An in consiglio comunale Raffaele Speranzon: È la vittoria del buon senso. Ha espresso soddisfazione anche Vittorio Sgarbi giudicando il ponte dannoso per la città poiché si tratta di unopera non necessaria.
Nonostante la mancata inaugurazione formale del ponte in questione, esso dovrà pur avere un nome. Proprio stamane il primo cittadino ha presentato in Consiglio Comunale lipotesi di dedicare il ponte al sessantesimo anniversario della Costituzione: Si chiamerà ponte della Costituzione in omaggio ai sessant’anni della Carta costituzionale. La mancata inaugurazione? E’ un danno per la città, non certo per me che odio i tagli dei nastri. Il sindaco Massimo Cacciari annuncia ufficialmente che il quarto ponte sul Canal Grande non sarà inaugurato, né ora né mai poiché non è pensabile di esporre il presidente della Repubblica a contestazioni. Anche larchitetto spagnolo Caltrava, come ha affermato Cacciari, è rimasto dispiaciuto della mancata inaugurazione della sua opera: Credevo fosse un onore per la città. Eppure il ponte è un’opera di altissima qualità, che sarà una grande attrattiva anche sotto il profilo turistico poiché attirerà visitatori specifici, vista l’attenzione e l’aspettativa a livello internazionale, nel mondo dell’architettura. Il capo dello Stato sarà presente ugualmente a Venezia il 16 settembre per partecipare ad un convegno sui sessant’anni della Costituzione organizzato dalla Fondazione Pellicani, al palazzo Ducale.
Il ponte, quarto ad attraversare il Canal Grande dopo il ponte di Rialto, quello dellAccademia e quello degli Scalzi, collega piazzale Roma e la stazione ferroviaria Venezia Santa Lucia. Il progetto fu affidato nel 1997 allarchitetto spagnolo Santiago Calatrava, famoso per aver progettato altri importanti ponti. In molti casi, infatti, essi assumono posizione di grande rilievo e come sostiene lo stesso Calatrava: I ponti costituiscono la massima espressione architettonica di un ingegnere, specialmente quando diventano un punto di riferimento della città o aggiungono dinamismo ad un paesaggio naturale. In ottemperanza allo stile di Caltrava il ponte veneziano ha una forma arcuata con una campata di 81 metri, larghezza di 6 metri alla base e 9 al centro per unaltezza di 10 metri al culmine; la struttura è in acciaio, i pavimenti in vetro e pietra dIstria. Anche i parapetti sono in vetro, con corrimano in bronzo. Una realtà nuova che offre alla Serenissima uno slancio di vitalità. Passato e presente si fondono in questo progetto in cui larchitetto copre, sapientemente, la luce di ottantuno metri con due tratti rettilinei che partono con lievissima inclinazione dai due punti contrapposti, per poi rettificare la loro unione centrale con un arco di cerchio ad ampio raggio. Il risultato è armonioso e gradevole nella forma, integrato perfettamente nello
scenario urbano in cui è ubicato grazie alla sua colorazione ‘terrea’, che richiama magnificamente le tinte degli intonaci dei palazzi d’arte circostanti. Una passerella di luci, come lo definisce Calatrava, che costituirà il cuore del sistema integrato di trasporto fra ferrovia, metropolitana di superficie, Tronchetto e Piazzale Roma per il trasporto su gomma. Ma la genialità dellartista non avrebbe dovuto completarsi nella realizzazione di un progetto che prevedesse, fin dalla fase progettuale, la possibilità di attraversamento anche per i diversamente abili? Non sarebbe stata la più forte motivazione della sua esistenza se si fosse eseguito un ponte universalmente accessibile in una città che ha sempre dovuto convivere con le barriere architettoniche evitando polemiche e pasticciando tale opera con aggiusti postumi? Ma un grande architetto può partire fin dall’inizio di una progettazione, dal suo primo schizzo, con l’idea chiara e netta di conciliare le belle forme con il dovere civico?