ORTA DI ATELLA. Esasperati dagli odori nauseabondi che si avvertono nelle ore notturne e dopo gli scarsi risultati ottenuti dalla petizione e dagli esposti presentati al comune, i cittadini di Orta di Atella si rivolgono al Capo dello Stato Giorgio Napolitano.
Si tratta di un esposto-denuncia, inviato anche al presidente del Consiglio dei Ministri, al ministro dellAmbiente, a tutti i maggiori organi che si occupano di materia ambientale, tra cui anche il Noe di Roma, e anche ai neo commissari prefettizi del comune.
Nella premessa vengono descritti il ciclo produttivo dellimpianto di compostaggio presente nella zona e da cui si presume provenga linsopportabile puzza notturna, nonché i vari provvedimenti di chiusura fatti dal precedente sindaco Del Prete e la disposizione di accertamenti sulla legittimità urbanistica e dellattività della ditta che immette gli odorigeni nellaria.
Si parla anche di altri accertamenti effettuati dal geometra Sorvillo, incaricato dei sopralluoghi in materia edilizia, che avevano portato allemissione di un ordinanza di abolizione di alcune opere abusive, e dei sopralluoghi effettuati dallArpac, da cui è risultato che lo Scrubber (sistema di depurazione dellaria) non è munito di alcun sistema elettronico del funzionamento dello stesso (es. ore di funzionamento ). Dai rilievi fotografici del geometra Sorvillo sono risultati tra laltro evidenti quantitativi di plastica e materiali cancerogeni. Lo stesso aveva proceduto ad inoltrare richiesta di intervento allAsl competente, la quale non ha provveduto ad effettuare sopralluoghi ispettivi. Il Responsabile dellAttività Produttiva del Comune di Orta di Atella, geometra Salvatore Ragozzino, aveva richiesto allazienda una descrizione del ciclo produttivo, il Mud (modello unico di dichiarazione per lo smaltimento dei rifiuti) e lelenco delle materie prime trattate dalla ditta. Da ciò è risultato che limpianto preleva anche rifiuti solidi urbani di alcuni Comuni dellhinterland napoletano nonché rifiuti provenienti da attività di ristorazione.
Pertanto, i cittadini denunciano che gli odorigeni immessi nellambiente non sono più eco-sostenibili per Orta di Atella (soprattutto nel periodo notturno) e paesi vicini, anche per unarea di 6 chilometri di raggio. Se si considera, poi, che lemergenza del ciclo dei rifiuti ha aumentato, presumibilmente, le richieste di smaltimento presso limpianto, si può ipotizzare anche un aumento del materiale trattato e quindi una diminuzione dei tempi di fermentazione a discapito del rendimento del processo.
Inoltre, chiedono a tutte le autorità competenti se la destinazione duso del terreno su cui sorge la ditta è in contrasto con lattività svolta dalla stessa, le modalità di gestione delle acque reflue da parte della ditta e di verificare il corretto funzionamento dello Scrubber. Infatti, il capannone ha sicuramente scarsa tenuta, sia alla depressione (Scrubber in funzione di giorno) sia alla pressione relativa positiva (Scrubber fermo di notte) ed è quindi paragonabile ad una sorgente aerale di immissione di odorigeni (maleodoranze), poiché il materiale attualmente trattato è caratterizzato da una variabilità nella composizione e nelle caratteristiche fisiche, un controllo delle emissioni prodotte da tutte le fasi di processo (anche di notte).
Alla luce di quanto esposto nel documento, ed in considerazione del fatto che, ormai, da molto tempo la situazione non è più sostenibile sia dal punto di vista ambientale che di vivibilità per i cittadini residenti nella zona, i cittadini chiedono allautorità competente la chiusura dellimpianto fino alla verifica di tutti i requisiti sopra citati e di quelli previsti dalla normativa vigente in materia. Si sottolinea, inoltre, che i cittadini di Orta stanno subendo i primi danni alla salute (tumori alla tiroide in aumento, allergie respiratorie in largo aumento, etc).
Lesposto si conclude con la richiesta di un intervento immediato altrimenti si provvederà con pubblica manifestazione al blocco delle attività locali di pubblico interesse.