SANTARPINO. Continua la polemica tra maggioranza e opposizione sulla questione delle indennità. Stavolta è il Pd ad attaccare, replicando alle accuse di malafede scagliate dalla maggioranza Di Santo.
Caro Sindaco e cari amministratori bugiardi,
è in malafede chi opera e agisce ingannando la gente. Ed è esattamente ciò che avete fatto voi in campagna elettorale quando, impegnandovi a non percepire le indennità di carica, sapevate già che stavate mentendo ed ingannando gli elettori. Questo, cari amici della maggioranza, è un fatto indiscutibile, non smentibile. Ci vuole una bella faccia tosta per definirlo una menzogna!
Ed è in malafede il vostro manifesto dove si mente sapendo di mentire. La nostra è una precisa accusa: avete preso un solenne impegno con gli elettori e non lavete mantenuto! E a proposito di malafede e di inganni, visto che continuate a fare paragoni tra situazioni diverse ora ne facciamo una anche noi. La Giunta Di Santo, quella con il naso lungo di Pinocchio, ha ipotecato le casse comunali per i prossimi cinque per ben 700.000 euro. E ci riferiamo sempre e solo alla indennità di carica. Poi calcoleremo tutto il resto.
E, poi, caro Sindaco, non da te. Che brutta figura! LAmministrazione Comunale che firma un manifesto, pubblicando, salvo laggiunta di un cappello e di una conclusione, un testo già apparso sotto il titoloL’amministrazione comunale mostra i dati su indennità, che si può ancora leggere su Internet e sui giornali. Una inutile ripetizione e un piccolo spreco di danaro pubblico! E inoltre di cattivo gusto e di poco stile con quei riferimenti ingiusti e falsi al sovrano, al cerchio degli amici e parenti, alle prebende e incarichi. In un manifesto istituzionale è veramente disdicevole un linguaggio del genere. Ora che vi dovremmo rispondere, che al sovrano si sono sostituiti tanti satrapi e mandarini che spadroneggiano, facendo il bello e il cattivo tempo e distribuendo favori alle loro corti dei miracoli? Come pure sorprende quell invito alla minoranza a stare zitta. E di smetterla con le menzogne! E impossibile, caro Sindaco, perché noi non diciamo menzogne e siete voi a dover prendere atto che ora dovete fare i conti con il sapere amministrare e che con le menzogne non si costruisce un bel niente! Con le menzogne si può anche vincere unelezione, ma non si amministra!
In questi tre mesi non sono stati pochi i nostri contributi e tu, che, saggiamente, stai zitto e ascolti sempre in Consiglio Comunale, ne sei autorevole testimone.
Infine, caro Sindaco, vedremo dagli atti contabili se i vostri provvedimenti,come avete affermato, sono dei veri risparmi o, come noi pensiamo,sono solo uno spostamento di soldi da un posto ad un altro posto. In parole semplici: non avete risparmiato un bel niente, ma avete solo cambiato la spesa!