SANTARPINO. Con grande piacere in questi giorni ho ricevuto una richiesta di festeggiare un venticinquesimo di nozze allinterno del bellissimo e maestoso Palazzo Ducale Sanchez de Luna.
La richiesta, al di là del momento festoso, è interessante perché apre una riflessione sul rilancio del centro storico e sulluso e la funzione di importanti monumenti santarpinesi. Parole di Eugenio Di Santo, sindaco della cittadina atellana, che ha così commentato il desiderio di un proprio concittadino di voler celebrare le nozze dargento nelledificio storico simbolo del centro aversano. E la prima volta nella storia della nostra comunità prosegue il primo cittadino che un santarpinese manifesti un tale desiderio che ha il non trascurabile merito di stimolare un appassionante dibattito sulle iniziative da mettere in cantiere per dare una nuova vitalità al centro storico che negli ultimi anni è stato interessato da un triste fenomeno di emigrazione da parte degli esercenti del posto.
Conoscendo lautore della richiesta, cioè lamico Antonio Garofalo (detto “Il Benzinaio”, ndr) precisa ancora il giovane sindaco atellano – come nel suo solito, credo che lui abbia proprio voluto con questa intelligente e proficua provocazione, suscitare un dibattito. Garofalo, infatti, è da tempo impegnato nel sociale e pur vivendo negli ultimi anni fuori SantArpino per ragioni di lavoro, non perde occasione per richiamarci ad un sempre più attento e fruttuoso lavoro di promozione e sviluppo della nostra amata SantArpino. Lo fa soprattutto con quanti di noi hanno responsabilità pubbliche. Anzi è giusto dire che Antonio è stato uno dei protagonisti del nostro progetto politico, premiato con ampio consenso dai nostri concittadini. Nonostante ciò, e qui sta la sua onestà intellettuale, lui resta colui che più di ogni altro ci sprona a fare sempre meglio, scegliendo spesso la via della critica, ovviamente sempre costruttiva o, come nel caso in oggetto, della provocazione perspicace. Dunque, ben venga la sua richiesta di poter utilizzare il Palazzo Ducale per la lieta ricorrenza, che ho deciso di pubblicizzare proprio perché altri possano fare una medesima richiesta.
Inoltre – commenta ancora Di Santo – a settembre avvieremo un confronto allargato, coinvolgendo anche forze politiche, sociali e culturali, su quali iniziative da intraprendere per ridare smalto e funzione propulsiva al centro storico. In tutto questo mi sia consentita una nota personale: voglio che lamico Antonio Garofalo abbia un ruolo da protagonista non solo in questa appassionante discussione sul rilancio del centro antico ma pure in quelle problematiche la cui risoluzione può contribuire non poco ad innalzare il livello di vivibilità nella nostra millenaria comunità.