SANTARPINO. Allindomani del volantino distribuito da un fantomatico Comitato di Salute Pubblica, nel quale non si sono lesinati attacchi nei confronti del vicesindaco Rodolfo Spanò, interviene il primo cittadino di SantArpino, Eugenio Di Santo, per manifestare totale solidarietà e ribadire la piena fiducia nei confronti dellavvocato Spanò.
Credo che quanto scritto nel suddetto documento – afferma il sindaco Di Santo – sia quanto di più scorretto ed in mala fede che possa esserci. Accusare, infatti, il vicesindaco, nonché delegato alle politiche ambientali, della situazione attuale dei rifiuti è fuori luogo in quanto tutti sanno come le ragioni vadano cercate altrove e soprattutto molto indietro nel tempo. Spanò dal momento in cui si è insediato ha dovuto far fronte ad una realtà tuttaltro che rosea e sin dal primo giorno ha profuso la massima dedizione. Certo, essendo alla sua prima volta da amministratore, sconta anche un po di inesperienza, ma questi primi mesi gli sono serviti a mettere a punto il tutto per trovare una soluzione definitiva alla questione. Mi sembra quanto meno inopportuno addebitargli quanto scritto nel volantino, e per di più farlo in forma quasi anonima, celandosi sotto il nome di uno pseudo Comitato di Salute Pubblica, mai sentito in precedenza. Credo che se lopposizione ha delle critiche da fare le debba esplicare alla luce del sole senza ricorrere a tali sotterfugi. È doveroso rammentare a tutti come la situazione attuale sia figlia delle scellerate politiche regionali in materia perpetuate dalla giunta Bassolino, e delloperato del Consorzio GeoEco Ce2 in cui in questi anni hanno svolto un ruolo non certamente marginale personaggi quali lex sindaco Giuseppe Savoia, lingegnere Salvatore Maisto e tanti altri soggetti legati alla precedente esperienza di governo cittadino. Egiusto che lopinione pubblica sappia che se oggi non si può procedere ad una regolare raccolta delle diverse tipologie di rifiuti è anche perché il Consorzio Ce2 ha un grave deficit economico causato dai mancati versamenti negli anni scorsi dei comuni, fra i quali SantArpino, nella loro qualità di soci. Una serie di concause piuttosto gravi e strutturali che hanno portato a tutto questo, ma che tuttavia non devono servirci da scusanti a chi come noi è chiamato oggi a governare e che sta già dando delle risposte e che in poco tempo risolverà definitivamente tale situazione. Ribadendogli la mia piena fiducia – conclude il Di Santo – invito il vicesindaco Spanò a proseguire lungo la strada intrapresa, permettendomi di dargli il consiglio di passare dal piano teorico a quello fattuale.