CALVI RISORTA. Ennesimo raid notturno furtivo e vandalico a Calvi Risorta, stavolta messo a segno nella zona industriale. I malviventi, a caccia di cavi di rame (il cosiddetto oro rosso) e dispositivi elettronici hanno provocato danni per circa centomila euro.
Ed è stato il black out della pubblica illuminazione nell’area a sviluppo industriale in fase di ultimazione ad attirare l’attenzione di un cittadino che ha dato l’allarme. Sul posto, per la stima dei danni, sono giunti alcuni impiegati dell’ufficio tecnico comunale oltre alla polizia municipale ed i carabinieri della locale stazione. Per il prossimo futuro e fino all’assegnazione dei lotti alle aziende già in lista di attesa, sarebbe al vaglio l’impiego di guardie private. Dunque, torna l’incubo degli atti vandali ai danni del patrimonio comunale. Un fenomeno a dir poco ridondante in alcuni periodi, spesso interi semestri, degli ultimi quattro anni. Al punto che lo stesso sindaco Giacomo Zacchia ha avuto modo di stigmatizzare pubblicamente il fatto dal palco della protezione civile. Il primo cittadino ha riservato una parte del suo intervento di saluto alla città proprio al deprecabile episodio, lasciando intendere chiaramente di trovarsi al cospetto di nuovi segnali dell’agire in città di bande di teppisti e ladri le cui azioni si ripercuotono sull’intera collettività. Ma non è certo solo Zacchia a teorizzare, come già negli anni passati, che l’agire dei malviventi possa essere indirizzato a scopi e obiettivi che travalicano il semplice trafugamento di beni e oggetti da rivendere (benché spesso di notevole valore, come il rame) al mercato nero. Che però possa trattarsi di un preciso disegno di disturbo dell’azione amministrativa: questo rimane un fatto oggettivamente tutto da dimostrare. Rimane innegabile, questo è il fatto, che guardando in retrospettiva la cronaca nera calena un velato sospetto appaia lecito. È il caso dei ripetuti assalti alla piscina comunale col trafugamento, prima del gruppo elettrogeno e poi della caldaia col conseguente stop dell’attività. Poi ci sono i danni ai lampioni della pubblica illuminazione del parco giochi, del rione San Nicola della frazione di Zuni. Che dire poi dei furti nel centro polivalente appena inaugurato e degli assalti continui al cimitero comunale? Anche per questo i carabinieri del posto, agli ordini del comandate Massimo Petrosino, nel normale lavoro d’identificazione dei vandali non escludono nessuna plausibile ipotesi.
da “Il Mattino”, venerdì 22.08.08 (di Elio Zanni)