PIGNATARO. Crisi Siltal. Gli oltre 350 operai dello stabilimento di Pignataro Maggiore rischiano di non percepire neppure in questa settimana i sei mesi di arretrati.
Nonostante le assicurazioni fatte dalla vecchia e nuova proprietà del gruppo, rispettivamente la Gepafim e la Patrimonium Venture Capital, che durante lincontro del 31 luglio scorso presso il Ministero delle Attività Produttive a Roma, sottoscrissero un accordo con i sindacati con il quale si erano impegnati a versare alle maestranze entro la data di oggi tutte le spettanze dei mesi scorsi. Cè sconforto tra gli operai che avevano creduto in questo accordo. Ed i sindacati già annunciano battaglia per le prossime settimane. Non si escludono manifestazioni e scioperi per tutelare i diritti dei loro rappresentanti. Ad esprimersi sulla vicenda anche il sindaco di Pignataro Maggiore Giorgio Magliocca, che era intervenuto anche durante lincontro del 31 luglio scorso a Roma. Se la notizia che sta trapelando in queste ore dovesse corrispondere al vero, non potrei che confermare quanto già dichiarato a Roma presso il Ministero delle Attività Produttive. Ci troviamo di fronte a degli sconsiderati che stanno da anni mortificando non solo gli operai ma un intero territorio. Oramai hanno perso tutta la credibilità che gli era stata concessa. Ma a questi signori rivolgo ancora una volta un accorato appello. Se non sanno cosa fare, è meglio che vanno via dal nostro territorio. Fino ad oggi hanno solo procurato miseria e problemi alle famiglie dellagro caleno. Dure le parole del primo cittadino che evidentemente sente la pressione del rischio che unaltra azienda del territorio possa chiudere i battenti. Saremo in prima linea con i lavoratori ha concluso la giovane fascia tricolore Siamo stanche di questo atteggiamento irresponsabile di un gruppo che fino ad oggi non ha dato nulla ad un territorio che laveva accolto con speranza e benevolenza.