AVERSA. Il dirigente del Pd aversano Gennaro Diana, attraverso una nota stampa, interviene sul fenomeno del randagismo.
Tra i tanti disservizi di cui in questo momento maggiormente soffrono i cittadini di Aversa cè di sicuro la questione del randagismo, che non va sottovalutata e richiede un impegno serio ma soprattutto efficace per una risoluzione adeguata. Mi ha lasciato alquanto perplesso la notizia di un finanziamento di 15mila euro stanziato dalla Regione Campania, volto alla sterilizzazione di 50 cani e 39 gatti, con la convinzione da parte dellamministrazione di poter in questo modo debellare un fenomeno molto sentito in città. Non si può pensare di frenare il randagismo con sussulti, come dimostrato anche dalla presa datto del comandante dei vigili Guarino che ha definito il provvedimento una goccia nel mare. Inviterei piuttosto la maggioranza a riflettere su scelte fatte in passato che si sono rivelate nefaste e mi riferisco alla convenzione biennale Fido e Felix, costata 250 mila euro, che non sono pochi, con la conseguenza paradossale che vi sono ancora più cani e gatti randagi rispetto ad anni fa. Come sono state utilizzate quelle laute somme spese allepoca? Né tantomeno si possono chiamare in causa le associazioni animaliste, per quanto utile e prezioso sia il loro apporto, al fine di alleggerire e cercare di coprire responsabilità amministrative inconfutabili e sotto gli occhi dellopinione pubblica. Si è arrivati al punto tale che in una città come Aversa diventa pericoloso uscire per le strade e le piazze col timore di essere azzannati da interi gruppi di cani, che spuntano in ogni angolo della città, pronti ad aggredire sia i passanti che cani col guinzaglio accompagnati dai loro padroni e ad arrecare notevoli danni al decoro urbano strappando sacchi di rifiuti. Si intervenga urgentemente con tutte le risorse disponibili ma lo si faccia con razionalità ed efficacia concreta in modo da scongiurare anche eventuali ma sbagliate iniziative autonome di tutti coloro che presi dalla disperazione ricorrono addirittura alluso di armi e coltelli.