AVERSA. Rien va plus, le jeux sont faits. Per chi non lavesse ancora capito e, silenzio stampa a parte, i giochi sono fatti, o meglio sono rifatti.
Il ciaramellone cittadino, ascoltati i partiti, le segreterie, i vari commissari, sub commissari e segretari, i consiglieri comunali, deputati e senatori, forse anche dopo aver fatto una telefonata allintero assessorato ombra del Pd, avrebbe ormai deciso il gruppo degli assessori politici del suo secondo mandato cittadino. Tre a Forza Italia: Isidoro Orabona, Luciano Luciano ed il designando candidato sindaco Elia Barbato. Tre ad An: Antonio Schiavone, Gino della Valle e Giampaolo dello Vicario. Due allUdc: Pasquale Diomaiuta, da molti accreditato come favorito alla corsa per la candidatura a sindaco, e Gilberto Privitera, anche se sembrerebbe interessato ad altri incarichi. Uno designato personalmente dallo stesso sindaco Ciaramella e la pole position la detiene Rino Rotunno.
Ne resterebbe uno da assegnare. Ed il problema nasce qui, a chi dare lultimo posto in esecutivo? Ai Popolari Normanni? Al Nuovo Psi? Al Gruppo della Libertà? Nessuno dei tre vuol fare un passo indietro fatta eccezione di Rosario Ippone (Nuovo Psi) che, in uno slancio di innaturale affetto, ha dichiarato: Noi non abbiamo bisogno di un assessore o di un consigliere, votando Ciaramella abbiano già il nostro rappresentante in giunta. Restano, quindi, in gioco le due liste civiche. Palmieri rivendica lapplicazione del documento programmatico firmato in sede di elezioni amministrative, il Gruppo della Libertà tace. Forse la soluzione al problema potrebbe risiedere nella possibilità di togliere un uomo allUdc, che non ha appoggiato la maggioranza alle ultime politiche, e concederne così uno a testa alle due liste desaparecidos.
Insomma, tutti contenti alla fine un po meno forse gli aversani ai quali, caro sindaco, dovrà spiegare perchè come alla Corrida per dieci mesi abbiamo dovuto tenerci tanti dilettanti allo sbaraglio.