AVERSA. Una gestione della problematica raccolta rifiuti condotta in maniera scellerata. Questo il giudizio lapidario emerso dalle dichiarazioni del coordinatore della segreteria politica del Pd Gennaro Diana sulla scorta dellultima emergenza vissuta in ordine di tempo dalla città di Aversa.
Purtroppo, ma del tutto prevedibile, – afferma Diana – Aversa si trova nuovamente sommersa da enormi cumuli di rifiuti allindomani delle gioiose dichiarazioni del presidente Berlusconi, il quale aveva dato piene rassicurazioni circa la risoluzione dellemergenza in Campania. La questione dei rifiuti è ampia e va ricondotta ad unanalisi a 360 gradi che tenga conto delle pessime gestioni susseguitesi negli anni e delle tante e svariate responsabilità. E innegabile che quanto si sta verificando nella città normanna sia frutto di responsabilità evidenti sotto gli occhi di tutti e mi riferisco in primis al sindaco Ciaramella, il quale solo oggi si accorge di quanto sbagliate siano state le scelte fatte in passato, quando vestiva il doppio incarico di primo cittadino e presidente dellex Ce2. Non può, infatti, il sindaco non riconoscere che quella è stata una infelice e cattiva conduzione del Consorzio, dal momento che si è assistito allennesima politica di spartizione di assunzioni e consulenze nel massimo segno della trasversalità e ,non ho alcun timore ad affermarlo, con la complicità ed il consociativismo di alcuni sindaci di centrosinistra, anteponendo in questo modo gli interessi personali alla salvaguardia della vivibilità dei cittadini.
Non è accettabile prosegue il giovane esponente del Pd – che si arrivi al punto da ritardare i pagamenti degli stipendi ai dipendenti Geo Eco solo per inadeguatezze tali da far scattare pignoramenti presso terzi al Comune da parte della società fornitrice di carburante del Consorzio per i debiti che lamministrazione stessa non aveva pagato al Ce2. Bisognerebbe, invece, riflettere su come siano stati utilizzati i fondi! Nello stesso tempo esprimo la mia contrarietà allinvito giunto da altre forze di opposizione alle dimissioni di Ciaramella, dimissioni che non risolverebbero nulla anche perché, a tal riguardo, bisognerebbe chiedere le dimissioni a tutti i livelli amministrativi a cominciare da quello regionale. La sollecitazione va individuata, invece,nella direzione di una massima interazione con i vertici del Consorzio Unico, che ha sì dato il via alla ripresa della raccolta, ma non ci si può affidare sempre a interventi occasionali dallalto per colpa di inefficienze locali.
Un servizio di raccolta adeguato conclude Diana – non può infine essere svincolato da un costante monitoraggio e controllo del territorio finalizzato al contrasto agli sversamenti non autorizzati ed agli incendi dolosi.