NAPOLI. San Gennaro ha detto si. Anche oggi, nel giorno del suo martirio, il Santo Protettore di Napoli e della Campania non ha tradito le migliaia di fedeli presenti nella Cattedrale e, quanti, in ogni parte del mondo, hanno atteso che il Miracolo si compisse.
Alle 9,43 il Cardinale Crescenzio Sepe ha annunciato la lieta notizia accolta, come da tradizione, da scroscianti e continui applausi allinterno del Duomo. Per dovere di cronaca ha detto lArcivescovo appena abbiamo aperto la cassaforte per prelevare lampolla, il sangue era già sciolto.
Applausi, gente con le lacrime agli occhi e tanti turisti stranieri coinvolti in una manifestazione di fede nei confronti del Santo Patrono che non ha eguali. Il Cardinale, nella sua omelia, ha avuto parole di conforto per i poveri, gli ammalati, gli anziani soli, i precari, senza dimenticare i giovani in cerca di un lavoro che non riescono a trovare incalzando i politici a fare di più. Non si può pensare di costruire un futuro migliore senza occuparsi dei problemi dei giovani doggi che saranno il futuro afferma con forza Sepe, il quale, nonostante tutte le difficoltà della Napoli di oggi, intravede uno spiraglio. Sono convinto che anche questa volta Napoli saprà risollevarsi e, citando le parole di Paolo VI rivolte alla città di Napoli nel lontano 1966, afferma: Che il sangue di San Gennaro che bolle nelle ampolle, faccia ribollire il cuore dei napoletani per migliorare la propria città.
Infine, parole dure per coloro che hanno commesso la strage di Castelvolturno: Deponete le armi, perché ciò che avete fatto agli altri prima o poi succederà a voi stessi e ai vostri familiari. Alla cerimonia erano presenti il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, il governatore della regione Campania, Antonio Bassolino, il prefetto Alessandro Pansa e numerosi esponenti delle forze armate. Ospite deccezione il principe Emanuele Filiberto di Savoia con la moglie, lattrice francese Clotilde Courau.