De Martino su aspettativa di vita litorale domizio

di Redazione

Salvatore De Martino GRAZZANISE. Domenica 21 settembre,al Cocevest, è stata affrontata l’attualissima problematica “Aspettativa di vita sul litorale domizio: quale futuro?”.

Sede l’oratorio dell’Annunziata generosamente messo a disposizione da P.Francesco Monticelli. Competente ed autorevole relatore il dott. Salvatore De Martino (Resp. UOASBUS -Unità Operativa assistenza sanitaria di base, urgenze e specialistica- Distr Sanit 42 Mondragone). L’incontro (al quale sono invitati anche tutti i medici dei Comuni che si adagiano nella pianura che va da Capua al mare) sarà arricchito da: PROIEZIONE SLIDES – DIBATTITO – IMPOSTAZIONE SONDAGGIO di verifica sulla percezione della problematica medesima nell’immaginario collettivo delle popolazioni del Basso Volturno e del fascia costiera casertana. Così’ procede l’itinerario formativo cocevestino sul tema IL CORAGGIO DI ESSERE PERSONE, LAVORATORI E CITTADINI RESPONSABILI NEL III MILLENNIO, un percorso avviato nel gennaio 2008 e che terminerà nel maggio 2009. Sicché, alla ripresa settembrina e dopo la seconda prolusione dell’Arcivescovo di Capua, Mons. Bruno Schettino (che domenica scorsa, 14 settembre, ha potentemente prospettato ai corsisti l’urgenza e la necessità -concettuali, sociali, religiose ed operative- di sempre più intensi ed efficaci dialoghi fra etnìe di diversissima fede (e segnatamente da consolidare con gli indiani che ormai stabilmente vivono e lavorano nella zona bassovolturnina, specialmente addetti a mansioni di supporto nell’ambito della zootecnìa da cui deriva l’ottima mozzarella di bufala dop…), il Cocevest propone un’attenta riflessione sulla difesa della salute umana e dell’intero ambiente naturale: un altro aspetto, assolutamente non marginale, della poliedrica unità della persona e della cultura…anzitutto civica cui il Cocevest sta riservando le migliori energie programmatiche ed organizzative. Sostiene, con chiara avvedutezza, il Dott. De Martino che la gente, spesso si allarma per motivi non rilevanti, ma non sempre ha la consapevolezza precisa dello svantaggio informativo in cui è purtroppo immersa, malgrado le paure insistentemente indotte dal mondo massmediale. Allora -insiste De Martino- occorre domandarsi come recuperare, che cosa possiamo davvero fare. Il buon senso indirizzerebbe verso al formula: né incoscienza, né catastrofismo! La rete sanitaria territoriale mostra numerosi ritardi e disfunzioni; ciò non toglie che all’educazione ambientale bisogna dedicare un impegno assai più incisivo di quello finora esplicatosi. E l’interrogativo di fondo – DOVE STIASMO ANDANDO? – merita tutta l’attenzione/la mobilitazione interistituzionale possibile: una sinergia non soltanto predicata, ma concretamente e praticata sempre, non “a singhiozzi”.
Su un’altra vastissima tematica (l’INTERCULTURALITA’ nel nostro comprensorio) si concentrerà il successivo appuntamento cocevestino già fissato per le ore 10 di domenica 12 ottobre 2008.

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