CARINARO. Lo avevamo detto e ripetuto. Così è stato. Il reclutamento di 24 giovani per lo svolgimento del servizio civile 2008 per il territorio di Carinaro è la cartina di tornasole. Lo afferma, in una nota, lassociazione Insieme.
LAmministrazione comunale guidata dal sindaco Masi non ha operato con trasparenza ed imparzialità, ma con metodi improntati al nepotismo e al clientelismo. Se, infatti, scorriamo i nomi dei candidati selezionati per il servizio civile, da una commissione di fiducia e compiacente, ci rendiamo subito conto, che gli idonei fanno riferimento ad assessori e consiglieri comunali. Chi non ha santi in paradiso deve continuare a penare. A Carinaro i metodi spartitori funzionano bene. Si è toccato il fondo! Anche i cittadini tifosi di questa Amministrazione comunale, toccano con mano le ingiustizie perpetrate nei confronti dei giovani, soprattutto di quelli che vivono in famiglie a basso reddito. LAssociazione Insieme denuncia il concorso farsa, ed invita le giovani generazioni e i cittadini di Carinaro a memorizzare le malefatte ed il malgoverno locale per esprimere un voto di condanna al prossimo appuntamento elettorale, che ci vedrà partecipi e protagonisti. Agli attuali amministratori comunali, che ritengono di essere ferventi cattolici, rivolgiamo, invece, linvito a recarsi alla Piccola Casa della Divina Provvidenza (sede della selezione del servizio civile) per una sincera e serena confessione.