Cinquantamila assenti nel primo giorno di scuola: sono gli studenti che la scuola campana ha perso lungo la strada, quelli che sono finiti ad alimentare il lavoro nero o le fila della camorra.
E nei feudi dei casalesi la situazione è drammatica: a San Cipriano che ha meno di 13 mila abitanti, i dispersi sono 418 su 2100 studenti: non va a scuola quasi uno studente su quattro. A Casal di Principe i dispersi sono 320 (19 mila abitanti e 3700 giovani in età scolare), a Casapesenna 122 (su 6600 abitanti e 860 studenti). Se tutti i dispersi della Campania tornassero tra i banchi bisognerebbe creare almeno 2000 nuove classi, mandando allaria ogni progetto di tagli degli insegnanti. Cifre choc quelle presentate dallassessore Corrado Gabriele che ieri mattina ha denunciato i primi 569 genitori, nei prossimi giorni i nominativi diventeranno mille. 15 mila dei 50 mila dispersi hanno tra i 6 e i 15 anni e 35 mila sono tra i 16 e i 17 anni. E come se non bastasse ci sono 30 mila ragazzi che hanno compiuto la maggiore età e non hanno conseguito un diploma, il 33% della popolazione scolastica regionale. Lobiettivo è quello di riportare in classe gli evasori e dar loro lopportunità, con i progetti regionali di contrasto alla dispersione scolastica, di tornare tra i banchi.
Il Mattino