CASERTA. Il Comitato permanente dei Docenti Precari della provincia di Caserta prosegue senza sosta sulla strada della contestazione contro la propensione dellUfficio Scolastico Provinciale ad avallare un raggiro normativo …
… che, oltre a ledere i diritti – giuridici ed economici – dei docenti precari del sud (non propensi allo scorretto utilizzo della norma sulla mobilità territoriale del personale docente), crea disagi e scompigli nelle organizzazioni scolastiche di tutta la nazione. Basti pensare continua una nota dei docenti – che, per effetto delle assegnazioni provvisorie di massa, in molte province del centro-nord già ci sono graduatorie esaurite per le quali i dirigenti dei vari uffici trovano difficoltà a reclutare il personale necessario per soddisfare le richieste di organico, ed in particolare per i docenti di sostegno. Infatti, in molti casi, si è costretti ad utilizzare sulla classe del sostegno i docenti inclusi nelle graduatorie della comune, privi del titolo specifico e, quindi, senza le necessarie competenze. A quanto pare, il fenomeno delle assegnazioni provvisorie della provincia di Caserta non è un problema localizzato che interessa (negativamente) solo la mala sorte di queste diverse centinaia di docenti precari della provincia casertana, ma coinvolge tutto il sistema della Pubblica Istruzione; a parte i tagli ed il maestro unico, gli esponenti del comitato ritengono di estrema urgenza una presa di coscienza dal parte del Governo circa la vicenda venutasi a creare che, si ripete, non riflette solo una localizzata prassi comportamentale, bensì una grave lacuna strutturale figlia di una miope e corrotta politica clientelare, orientata a soddisfare gli interessi di pochi a discapito di una intera collettività. A proposito di Alitalia, almeno per questi lavoratori ci sarebbe la speranza di qualche ammortizzatore sociale da attivare qualora non si dovesse trovare la giusta intesa; viceversa, per i tanti docenti precari italiani (inseriti nelle graduatorie ad esaurimento) non si intravedono ad oggi soluzioni percorribili per consentire loro una sopravvivenza dignitosa; forse, dopo qualche recente ipotesi, ci si aspetta di trovare impiego come inserviente o usciere in qualche ente del turismo! Si spera che tutti i docenti precari italiani prendano coscienza di cosa sta accadendo.