CASERTA. Il consigliere provinciale di An, Giorgio Magliocca, contesta la nomina nello Iacp della persona indicata dal capogruppo di Forza Italia alla Provincia e sottosegretario allEconomica Nicola Cosentino.
Per il sindaco di Pignataro tale nomina va contro il percorso unitario tra Fi e An per la costituzione del Pdl. Dal capogruppo di An alla Provincia ho appreso dai giornali, e solo da loro, che il presidente Sandro De Franciscis, il 24 settembre scorso, ha nominato i componenti di vari enti partecipati e tra questi anche quelli dellIacp. In particolare, per questo istituto, dai giornali, e ripeto, solo da loro, sono venuto a conoscenza che per la maggioranza sono stati nominati Ferdinando Bosco e Antonio Riccio, entrambi ex assessori provinciali, e che per quanto riguarda il componente in quota minoranza la scelta è ricaduta su un certo signor De Filippo di Maddaloni indicato dallonorevole Nicola Cosentino, leader di Forza Italia in consiglio provinciale. Non do giudizi sul nominativo che non conosco e che potrebbe essere allaltezza del ruolo assegnatogli. Contesto, invece, il metodo che non ha visto un benché minimo di partecipazione da parte degli altri gruppi consiliari ed in particolare di Alleanza Nazionale, che rappresento. In una fase in cui si enfatizza tanto la nascita del Pdl e dellunità tra Forza Italia e Alleanza Nazionale, a Caserta, lonorevole Cosentino ha fatto un grosso passo indietro mortificando quei gruppi consiliari che molte, troppe volte, hanno dovuto colmare il vuoto delle sue assenze in consiglio provinciale durante le tante battaglie politiche contro una maggioranza di centrosinistra che in oltre tre anni e mezzo non ha risolto un solo problema di Terra di Lavoro ma che al contrario lha portata alle ultime posizioni di tutte le graduatorie stilate da più istituti nazionali che verificano lo stato di vivibilità del territorio italiano. Alleanza Nazionale non ha mai partecipato ai giochi di spartizione, ma pretende io metodo della collegialità nel momento in cui devono essere fatte delle scelte che possono condizionare lo sviluppo della nostra provincia. Metodo inteso non solo come percorso per la costituzione del nuovo partito fortemente voluto dal presidente Berlusconi, ma anche come atteggiamento politico teso al rispetto, alla lealtà e correttezza nei confronti dei propri alleati di coalizione. E necessario aprire una nuova fase di riflessione allinterno del centrodestra e, in particolare, allinterno di Alleanza Nazionale per evitare che accada quello che molti amici di partito ritengono possa accadere allorquando si costituirà il Pdl. E più precisamente che Alleanza Nazionale venga annessa da Forza Italia e che la passione e lamore profuso dai nostri militanti venga fagocitato dallo strapotere economico degli uomini delle tessere. A Caserta, visti gli ultimi avvenimenti, tutto ciò potrebbe accadere. A Landolfi, Coronella e Polverino il compito di tutelare le istanze e le posizioni di un partito che a Caserta rappresenta una storia e non un movimento del momento.