Poliziotti morti, camera ardente a Caserta

di Redazione

il lugo dell'incidenteCASERTA. Il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano, e il Capo della Polizia, Antonio Manganelli, si recheranno sabato alla Scuola Allievi Agenti di Caserta, dove alle ore 11 sarà allestita la camera ardente per i due poliziotti, …

… il vicesovrintendente Gabriele Rossi e l’assistente capo Francesco Alighieri, morti nel tragico incidente stradale avvenuto nel casertano tra Villa Literno e Casapenna.

Intanto, il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha appreso commossoeha espresso dolore e cordoglio alle famiglie dei due poliziotti attraverso un telegramma inviato al Capo della Polizia, prefetto Antonio Manganelli. Il ministro ha inoltre manifestato la propria vicinanza all’agente scelto Davide Fischietti, anch’egli a bordo dell’auto coinvolta nel tragico incidente.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato a Manganelli il seguente messaggio: ”Ho appreso con sentimenti di dolore e vivo rimpianto le notizie dei tragici episodi che hanno visto coinvolti, in aree diverse del paese, appartenenti ai reparti anticrimine della Polizia di Stato, impegnati in attività di servizio. In questa triste circostanza, desidero esprimere alla Polizia di Stato il profondo sentimento di vicinanza dell’intero paese per la scomparsa dell’assistente capo Daniele Macciantelli, colpito proditoriamente a Genova mentre tentava di comporre un dissidio privato, dell’assistente capo Francesco Alighieri e del vice sovrintendente Gabriele Rossi, deceduti in provincia di Caserta nel corso di un’operazione di prevenzione.La prego di far pervenire ai familiari delle vittime le espressioni della mia commossa partecipazione al loro cordoglio e all’agente rimasto ferito i piu’ fervidi auguri di pronta guarigione”.

Solidarietà anche dal mondo sindacale. Il Siulp, Sindacato italiano unitario lavoratori polizia, ricorda che sono morti tre agenti in meno di 24 ore, uno a Genova (Daniele Macciantelli, accoltellato da uno squilibrato) e i due nel casertano, e sottolinea una ulteriore determinazione nella lotta alla camorra. “Siamo vicini alle famiglie dei colleghi Macciantelli, Alighieri e Rossi che hanno sacrificato la propria vita nell’espletamento del loro dovere a difesa dei valori della democrazia e della sicurezza del nostro Paese”, afferma in una nota Felice Romano, segretario generale del Siulp, per il quale si tratta di “un sacrificio che evidenzia come le scelte operate dal Capo della polizia e dal ministro Maroni vanno nella giusta direzione per contrastare una criminalità agguerrita che sta martoriando il territorio casertano. Ed è per questo – conclude Romano – che è bene che la camorra sappia in modo inequivocabile che anche le gravissime perdite dei nostri cari colleghi non arresteranno la determinazione di tutti i poliziotti a contrastare la sua azione e riportare in quei territori legalità, sicurezza e sviluppo”.

l'auto-pattuglia dei poliziotti Il sindacato autonomo Consap punta il dito e ritiene che con una spesa di mille euro, utile per acquistare un sistema anti-ribaltamento, i due colleghi sarebbero ancora vivi: “Se l’episodio di Genova, può essere inquadrato nella variabile impazzita di chi è impegnato per la sicurezza di tutti, i fatti di Caserta denunciano responsabilità importanti da parte di chi dovrebbe garantire condizioni ottimali per svolgere il servizio”. “Si dimostra nei fatti – prosegue la Consap – che la lotta alla camorra è impegno di assoluto rischio e non può vivere sull’improvvisazione di reparti prevenzione crimine che pur vivendo in continua emergenza operativa, non hanno mezzi idonei per svolgere al meglio il servizio. Non tutto può essere ricondotto alle carenze di uomini e probabilmente qualche centinaia di migliaia euro destinati ai militari potevano essere spesi per dotare i mezzi di polizia di un sistema di protezione, sul mercato un rollbar (dispositivo di protezione ribaltamento) costa poco meno di mille euro, sarebbe bastato questo per salvare la vita ai colleghi”. Il sindacato aveva più volte denunciato la carenza di addestramento e di disponibilità di mezzi per i reparti prevenzione crimine della polizia, nuclei di specialisti che in realtà sono tali solo sulla carta, in quanto soffrono della stessa inadeguatezza di disponibilità economiche di tutti gli apparati di sicurezza nazionali. “Nell’esprimere il cordoglio per la giovani vite spezzate, per le loro famiglie e per i colleghi – si sottolinea – auspichiamo che il vertice di oggi in prefettura a Caserta possa riuscire laddove la Consap non ha ottenuto risultati, ossia nel far giungere ai reparti prevenzione crimine impegnati in Campania mezzi e tecnologie adeguate, senza le quali la polizia rischia di continuare a pagare prezzi altissimi in termini di vite umane”.

L’Ugl, accanto al cordoglio per la morte degli agenti, esprime anche “rabbia”, denunciando insufficienza di mezzi e di organico in Procure e Tribunali, che “rischiano di far uscire delinquenti che dovrebbero stare in carcere”. Secondo il sindacato, infatti, “sicurezza e giustizia non possono viaggiare separate”, e i “due poliziotti hanno dato la vita per assicurare dei delinquenti alla giustizia”, ma “la giustizia è allo sbando”. Per i poliziotti deceduti, “oltre al cordoglio c’è la rabbia. La rabbia di dover nuovamente assistere ad episodi così gravi in un territorio martoriato dalla criminalità ma anche la rabbia di non vedere viaggiare di pari passo la sicurezza e la giustizia”, dichiara il segretario provinciale della Ugl di Napoli Francesco Falco, che definisce illogico impostare una strategia sulla sicurezza senza tenere conto delle carenze organiche e strutturali di tribunali e procure. “In altre parole – spiega Falco – tanto sacrificio e vite in gioco per assicurare alla giustizia dei delinquenti e poi si rischia di vederli fuori per intercorsi tempi di custodia cautelare, cavilli burocratici e, peggio ancora, per l’indulto”.

Dura anche la critica del segretario nazionale Ugl ministeri, Paola Saraceni, che in questi giorni è protagonista nelle principali province del Paese di una serie di sit-in fuori i Tribunali: “Nelle cancellerie non c’è personale e i carichi di lavoro sono moltiplicati per tre inoltre mancano gli strumenti di lavoro più elementari”. “Così – prosegue Saraceni – non si può andare avanti. Quei poliziotti deceduti a Caserta hanno dato la loro vita per assicurare alla giustizia dei malviventi”. “La giustizia – conclude la sindacalista della Ugl – ha il dovere morale e sociale di garantire la giusta pena in tempi celeri a chi delinque”.

Il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, chiede maggiori risorse economiche e mezzi per i poliziotti impegnati nel contrasto alla criminalità. “Bisogna stare vicini alle forze di polizia che come è accaduto oggi a Caserta pagano ogni giorno un tributo altissimo per difendere la legalita nel nostro paese”, afferma. “Siamo vicini alla famiglie dei due poliziotti che hanno perso oggi la vita mentre facevano il loro dovere. Ancora una volta – aggiunge Bonanni – le forze di polizia pagano un prezzo altissimo per la difesa delle istituzioni e della sicurezza dei cittadini”. “Ma il cordoglio non può bastare. Lo Stato deve fare di più per i suoi servitori. Bisogna fare di più per ripagare la fedeltà ed il senso di dovere delle forze di polizia attraverso l’impiego di maggiori risorse economiche e dotazioni tecniche più moderne per rendere più funzionale ed efficace il lavoro ed il ruolo importante delle forze dell’ordine”.

Solidarietà dalle istituzioni campane: dalla Giunta regionale, attraverso il vicepresidente e assessore alla Sicurezza delle città, Antonio Valiante, dai presidenti della province di Caserta, Sandro De Franciscis, e di Napoli, Dino Di Palma, e dai sindaci dei comuni di Villa Literno, Enrico Fabozzi, e di Casapesenna, Giovanni Zara, sui cui territori si è verificato l’incidente.

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