CASERTA. “Credo che gli eccessi, anche e soprattutto in politica, non sia mai una cosa buona. Men che mai lo sono quando poi si confonde interesse pubblico e privato e quando per raggiungere quest’ultimo si “utilizza” anche la carica istituzionale.
E’ ciò che sembra verificarsi nella nostra Città e nella nostra Provincia. Da quando si è insediata l’Amministrazione De Franciscis alla Provincia si assiste ad una quasi quotidiana escalation di un uso distorto degli strumenti a disposizione del Presidente, per raggiungere obbiettivi che nulla o quasi hanno a che vedere con gli interessi della Provincia. Abbiamo assistito alla squallida vicenda degli affari che, non secondo noi ma secondo Polizia e Giudici, si farebbero in quell’Ente; abbiamo assistito a nomine incarichi ed altro anche questo non secondo noi ma come risulta chiaramente dagli atti si sono fatte durante congressi di partito e campagne elettorali; abbiamo assistito proprio in queste ore al vuoto di potere e quindi di amministrazione che si è avuto nel mantenere la Giunta dimezzata per molti mesi con gravissimo ed irreparabile danno per la popolazione amministrata. Ma ora la misura è stata superata oltre ogni limite: l’Assessore all’urbanistica della Città di Caserta è stato defenestrato in un momento estremamente delicato per quel settore (Macrico, Piano Urbanistico Comunale) colpevole solo di essersi discostato dalla volontà del Capo. Sia ben chiaro: la mia non è una difesa dell’Assessore Ceceri, perché ciò non rientra nei miei compiti. Il mio è un ulteriore grido di allarme per l’agibilità democratica delle istituzioni. Queste appartengono a tutti i cittadini e non possono essere utilizzate a scopo privato. Che l’attuale maggioranza al Comune di Caserta fosse un fantoccio, questa è la mia idea politica, nelle mani del Presidente della Provincia era cosa risaputa; che si arrivasse a tanto squallore non era immaginabile. Un appello, dunque ulteriore a quegli uomini autenticamente democratici e liberi che sostengono l’attuale maggioranza sia al Comune sia alla Provincia affinché abbiano uno scatto di orgoglio prima che sia troppo tardi.”