CASERTA. La storia religiosa di Caserta, con la venuta di Garibaldi, leroe dei due mondi, si interrompe. La chiesa finisce di sognare, si blocca e il progetto di regalare una cattedrale alla città di Caserta svanisce.
Una cattedrale che il re di Napoli aveva in mente di erigere sul corso, degna della bellezza della Reggia e anche relativa sede del Pastore della diocesi. Fu anche progettata, ma con la venuta dei Garabaldini, non fu mai più realizzata (ma certamente realizzata al nord Italia), pur avendo la città di Caserta sul corso un quadrato viario, che saffacciava sulle due strade, corso Trieste e via Roma.
Solo dopo parecchi decenni fu costruito una sede Vescovile, ma senza Cattedrale. La villa Reale ed i cittadini della Provincia di Caserta meritavano anche una Cattedrale Reale e invece tutti i religiosi si dovettero adattare, dico adattare, una chiesa del centro dedicata alla Madonna del Carmine, chiesa madre di un Convento Carmelitano. Oggi tutti gli uomini di buona fede, tutta la chiesa Casertana,si devono svegliare, la storia ci dà lunica occasione da non perdere.
La Chiesa di Caserta oggi è proprietaria di un terreno proprio in direzione del Palazzo Reale giusto per la costruzione di una Cattedrale degna di Caserta e della Provincia, capace di accogliere non mille ma almeno cinquemila fedeli, vista che la prima è insufficiente nei momenti culminanti di liturgie diocesane e sita nel centro della città, difficile da arrivarci e priva di parcheggi. Ma oggi non si può più aspettare e tantomeno si può autorizzare a compiere questo reato ambientale nel Macrico. Caserta poi nel tempo è diventata più popolata, in pochi decenni si è quasi quadruplicata. Caserta città provincia, le dona un primato politico, culturale, economico, religioso che altre città più antiche non possono vantare.
Una grande Cattedrale è fondamentale per qualificare il verde senza anima del Macrico, una maestosa cattedrale che con un grande abbraccio possa accogliere i cittadini della Provincia di Caserta, i visitatori della reggia in una lunga isola pedonale che partendo dal Palazzo Reale conduca fino a San Benedetto, con giochi di fontane e di sera di luci lungo il percorso. Politici di Caserta, questo è un sogno che se Voi volete può diventare realtà. Un abbraccio laterale della cattedrale che potrebbe essere, non solo estetico, ma come a Palazzo reale, un sito di una Università, di un museo, ecc.
Il verde si qualifica, nel verde si imprime limpronte dellArte che è la firma delluomo che ama e crea e crea perché ama il prossimo. Ci sarà spazio per tutti, giardino botanico, spazio per i giovani e per gli anziani, ma soprattutto potrà diventare una sfida per tutti noi che siamo stanchi di questi garibaldini che dalla costruzione del Palazzo reale sappiamo più conservare che innovare, più restaurare che creare bellezza.
Chiesa di Caserta non sprecare questa possibilità. Questa è
L’anniversario, di questi giorni, del brutale assassinio del generale Dalla Chiesa, di Emanuela Setti Carraro e dell’agente Domenico Russo, è l’occasione per ricordare a tutti noi che non bisogna abbassare la guardia contro la mafia e che, anzi, è necessario intensificare gli sforzi contro la delinquenza.
Oggi gli appetiti della criminalità organizzata si sono spostati sempre più sui crimini ambientali come dimostra il mostruoso giro d’affari dell’ecomafie che arriva oltre i venti miliardi di euro ogni anno. Per questo è necessario che il Parlamento riprenda e approvi al più presto il disegno di legge sugli eco-reati sul quale si è lavorato molto nella scorsa Legislatura e che sarebbe un utilissimo strumento per la magistratura e le forze dell’ordine per contrastare con efficacia le ecomafie e vigilaresullintesa fra governo e Regione tesa a individuare la città di Caserta come la protagonista campana delle celebrazioni del 2011, quando in tutto il Paese si festeggeranno i 150 dellUnità e la definizione del programma integrato di rigenerazione urbana del capoluogo che comprende la realizzazione del Parco dellUnità dItalia nellarea ex Macrico.
Il Macrico è della Chiesa e deve restare alla Chiesa.
Carlo Scalera (Verdi per la Pace)