CASTELVOLTURNO. La DcA di Castel Volturno condivide a pieno il pensiero di Don Luigi Merola quando afferma che avere a Castel Volturno il 65% degli extracomunitari della Campania è come mettere un esercito nelle mani della camorra e la situazione prima o poi doveva esplodere.
Infatti, secondo il consigliere nazionale del partito, Daniele Papararo, se la stragrande maggioranza degli extracomunitari risulta non in regola con le norme di soggiorno in Italia; se, di conseguenza, non svolge alcun tipo di lavoro nel rispetto delle relative norme; se vive in abitazioni diroccate, in condizioni igienico-sanitarie più vicine a quelle degli animali che degli esseri umani; è chiaro che, per sopravvivere in qualche modo questo esercito irregolare deve ricorrere ad espedienti che il più delle volte sconfinano nella prostituzione e nello spaccio di droga. Se così è continua Papararo – e se questa situazione è arcinota a tutti, comprese le varie istituzioni pubbliche, invece di fare solo chiacchiere nei convegni ufficiali e fuori perché non si prendono provvedimenti immediati e concreti? Perché non si effettuano controlli e censimenti di extracomunitari che abitano a centinaia in luoghi ben noti a tutti? Perché non si verifica se sono in regola con il soggiorno, con il lavoro, con laffitto delle abitazioni e con le relative condizioni igienico-sanitarie? Perché non si verifica se pagano le tasse, i tributi comunali, quali lacqua e la tassa sui rifiuti solidi urbani? Se non si attuano misure ed interventi concreti, – conclude lesponente della DcA – se non si impone il rispetto della legge altre situazioni incresciose prima o poi possono esplodere e sempre meno garantita sarà la sicurezza dei cittadini, dei commercianti e di tutti coloro che vivono sul nostro territorio onestamente e nel rispetto della legge.