CASTEL VOLTURNO. Nel corso della manifestazione per la legalità di sabato 27 settembre, dopo i drammatici eventi che hanno flagellato quel territorio che sembra diventato ormai terra di nessuno, è stato proiettato il documentario “La Domitiana dove non c’è strada non c’è civiltà”, diretto da Romano Montesarchio e prodotto da Gaetano Ippolito, con la fotografia di Carlo Sgambato.
Il film documentario, attraverso il racconto ed il vissuto dei suoi personaggi, racconta la storia millenaria di questa strada e di come, in tempi recenti, si sia trasformata in una paradossale terra di nessuno, dove negli anni i fenomeni criminali e di disagio sociale si sono sviluppati rigogliosamente, senza che lo Stato abbia realizzato, e nemmeno pianificato, alcun programma di risanamento.
Attraverso il racconto della storia della Domitiana entreremo nei luoghi di smercio della droga, osserveremo i rituali della prostituzione, ma vedremo anche abbandonati siti archeologici, spiagge colorite, campi di golf e lussuosi alberghi. Viaggeremo negli autobus stipati di “neri” e parteciperemo a manifestazioni a piedi di “bianchi” contro l’illegalità, passando per agguerriti consigli comunali e sfarzose serate di gala a tema cinematografico.
Il produttore del documentario, Gaetano Ippolito, ha dichiarato: “L’essenza della Domitiana, come dice Romano (il regista)è tutta nella frase di uno dei personaggi del film quando dice che la Domitiana è riuscita nell’operazione di trapiantare il modello del Terzo Mondo nel cuore dell’Italia. Questa credo che sia una delle verità più sconcertanti di questo territorio ormai segnato da questo ineluttabile destino”.