Maxioperazione dei carabinieri di Caserta: arrestati falsari

di Redazione

Carmelo BurgioCASTELVOLTURNO. Nelle prime ore di stamani i Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta, agli ordini del colonnelloCarmelo Burgio, hanno arrestato diverse persone ritenute gravemente indiziate dei reati di associazione a delinquere finalizzata alla falsificazione e messa in circolazione di marche da bollo, …

… alla falsificazione di documenti d’identità ed alla ricettazione di titoli di credito di provenienza delittuosa. Gli arrestatisonodi Castelvolturno (Caserta),Giuseppina Lento (27 anni), Rosa Pica (26 anni) e Carmine Umberto Conte (58 anni);di San Giorgio a Cremano (Napoli), Crescenzo Franco (50 anni); di Sant’Antimo (Napoli), Salvatore Santochirico (35 anni); di Villaricca (Napoli), Francesco Ruggiero (46 anni);e della provincia di Vicenza, Salvatore Massimo Esposito (37 anni).

Giuseppina LentoRosa PicaL’attività investigativa, condotta dal comando provinciale e coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – sostituto procuratore Barbara del Pizzo – si innesta su un precedente filone investigativo, passato poi all’Autorità Giudiziaria partenopea per competenza territoriale, che aveva portato quest’Arma, già nel mese di gennaio scorso, ad eseguire una misura cautelare nei confronti di 14 persone per analoghi reati.

L’intera indagine ha avuto avvio nel 2005 in seguito all’arresto di un cittadino extracomunitario trovato in possesso di banconote false per un importo di 2000 euro, acquistate in San Cipriano d’Aversa da uno degli arrestati. Intercettazioni telefoniche, servizi di appostamento e di pedinamento, perquisizioni e sequestri, hanno consentito di individuare un’organizzazione di falsari operante nell’agro aversano ed un’altra con base operativa tra le province di Caserta e Napoli e ramificazioni in varie località italiane, in particolare nella città di Roma. Infatti, il Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere trasmetteva gli atti, per competenza territoriale, all’autorità giudiziaria di Napoli.

Francesco RuggieroSalvatore SantochiricoCrescenzo FrancoLe serrate indagini hanno consentito quindi di ricostruire i vari ruoli ricoperti dai singoli in seno all’associazione, dal faccendiere, quale promotore ed organizzatore del sodalizio criminale, che riceveva le ordinazioni e le marche da bollo originali – sia di tipo tradizionale sia di tipo telematico – al tipografo compiacente che ne alterava l’importo, ai vari intermediari che smerciavano i valori di Stato in varie località della Campania e nella città di Roma.

il materiale sequestratoDalle investigazioni emergeva, inoltre, che gli associati erano dediti anche alla ricettazione di titoli di credito di provenienza delittuosa, che ponevano all’incasso presso istituti di credito ed uffici postali delle province di Caserta e Napoli ed in altre località del centro Italia, attraverso la presentazione di documenti falsificati, quali carte d’identità e patenti, sovente oggetto di furto in bianco presso le sedi di Case comunali e degli uffici della Motorizzazione Civile.

Nel corso delle complessive indagini sono state arrestate, in diverse occasioni, 6 persone colte nella flagranza della vendita o produzione del citato materiale con il sequestro, totale, di 3.800 marche da bollo telematiche falsificate, 7.000 marche da bollo tradizionali false, 100 francobolli, 300 carte d’identità in bianco, 118 certificati di codice fiscale in bianco, 80 card plastificate per patenti di guida, 10 banconote da 10 dollari Usa, 300 travelers cheque del valore di 500 euro l’uno, 200 buoni postali fruttiferi, timbri tondi del Comune Aversa – Ufficio carte d’identità, dell’Inps Sede di Caserta, dell’Ufficio Postale di Giugliano in Campania, un timbro del Banco di Napoli, computer, stampanti, memorie rimovibili contenenti i modelli da riprodurre, macchine per stampare le card plastificate e scanner, 2 rotoli di film argentato per stampe a caldo, nonché attrezzatura varia per la riproduzione di francobolli.

Gli arrestati, non sottoposti al regime degli arresti domiciliari, sono stati associati presso le Case Circondariali territorialmente competenti.

il materiale sequestrato

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