FRIGNANO. Domenica 28 settembre, in Piazza della Repubblica, sarà celebrato il 65° anniversario della morte di Salvo DAcquisto, il giovane carabiniere che si immolò per salvare delle vite umane.
Allevento, organizzato dal Circolo Salvo DAcquisto presieduto da Donato Scola, interverranno esponenti dellamministrazione comunale, lassociazione nazionale Carabinieri di Aversa, lispettore regionale per lAnc, generale Domenico Cagnazzo, le scuole e le forze politiche e sociali della cittadina. Saranno presenti anche il circolo Caduti di Nassirya di Parete e il circolo Salvo DAcquisto di Trentola Ducenta.
Salvo DAcquisto nasce a Napoli nel 1920, vi è incertezza sul giorno preciso della sua nascita che potrebbe essere il 15 o il 17 settembre. Lo ritroviamo da bambino alla Scuola delle Salesiane al Vomero, quindi nel 1939 si arruola volontario nei Carabinieri e lanno successivo va in Libia, prima dellinizio della seconda guerra mondiale. Torna in Italia nel 1942 dopo una ferita alla gamba e dopo aver contratto la malaria.
Vice brigadiere a Torreinpietra, centro agricolo sullAurelia, gli capita di avere quali ospiti non certo graditi un reparto di truppe tedesche che l8 settembre del 1943 si accaserma presso una vecchia postazione della Guardia di Finanza a Torre di Palidoro, territorialmente appartenente alla stazione di Salvo DAcquisto.
Il 22 settembre nellispezionare una cassa di munizioni abbandonate, i tedeschi vengono investito dallo scoppio, dovuto certamente allimperizia degli stessi, di una bomba a mano. Subito gli stessi tedeschi danno le responsabilità del fatto ad attentatori del luogo. Il 23 settembre i tedeschi rastrellano 22 persone a caso, sono tutti contadini locali. Anche DAcquisto viene portato con la forza a Torre di Palidoro, ma continua ad asserire che lesplosione è stata un incidente. I tedeschi lo picchiano ed insultano e lo costringono con gli altri arrestati a scavare una enorme fossa comune.
Prima che la situazione precipiti DAcquisto si accusa di essere il solo responsabile di quanto accaduto, facendo sì che tutti gli ostaggi siamo liberati. Salvo DAcquisto viene fucilato sulla stessa fossa scavata poco prima, aveva solo 22 anni, oggi i suoi resti si trovano nella Chiesa di Santa Chiara a Napoli, nella prima cappella sulla sinistra, allingresso.
Nel 1983 fu aperta una causa di canonizzazione per quella che è forse una delle più ricordate medaglie doro al valor militare dellArma dei Carabinieri.