ROMA. Il portavoce della diplomazia iraniana, Hassan Qashqavi, ha condannato le parole espresse dal premier italiano Silvio Berlusconi, che ha paragonato il presidente Mahmud Ahmadinejad ad AdolfHitler.
Parole non degne del popolo italiano e della sua ricca cultura e che rappresentano un atteggiamento non equilibrato che va oltre le regole protocollari per un capo di governo europeo, ha commentato Qashqavi in merito al pensiero espresso dal Cavaliere durante un incontro il 16 settembre a Parigi con lorganizzazione ebraica Keren Hayesod. A replicare il ministero degli Esteri italiano: LItalia auspica che lIran, depositario di una grande cultura millenaria, adotti un approccio politico-diplomatico costruttivo ed assuma un atteggiamento più responsabile in campo internazionale nel rispetto della dignità e del diritto allesistenza di ogni nazione e cultura. Le parole del Presidente Berlusconi a Parigi si riferivano alle ripetute dichiarazioni di parte iraniana che hanno messo in dubbio eventi storici acclarati come lOlocausto e addirittura lesistenza dello Stato di Israele.
Nel corso dellincontro parigino dellorganizzazione sionista che ha lo scopo di promuovere larrivo di ebrei in Israele, che ha assegnato a Berlusconi il premio Uomo dellanno, il premier, senza nominare Ahmadinejad, aveva definito folli le affermazioni del presidente iraniano circa la cancellazione di Israele dalle carte geografiche. Già una volta aveva detto Berlusconi – cè stato un tal signore che allinizio sembrava un democratico e che poi ha fatto quello che ha fatto.