PALERMO. Si attendono con ansia i risultati del test del Dna della bambina ritrovata in Grecia che potrebbe essere Denise Pipitone.
Numerose si rincorrono le voci che la bambina potrebbe essere effettivamente lei, ma a smorzare i toni ci pensa prima Piera Maggio, madre della piccola: “Sto cercando di contenere questo entusiasmo eccessivo” e poi l’avvocato Giacomo Frazzitta, legale della famiglia Pipitone, che ha dichiarato: “Non parla italiano, da fonti giudiziarie abbiamo appreso che la minore conosce solo poche parole della nostra lingua, legate soprattutto alla vendita della merce. Resta un briciolo di speranza per quella macchiolina sotto l’occhio sinistro. Bisognerà attendere l’esito dell’esame del Dna, che non arriverà prima di domani, per quanto ci dicono. Certezze non si hanno neanche sul gruppo sanguigno”. Infatti, dalla Grecia arriva la notizia che il gruppo sanguigno della bimba non sia quello di Denise.
Intanto, questa mattina il procuratore di Kos ha interrogato la donna albanese rom che sostiene di essere la mamma della bambina. Visto le numerose contraddizioni, la donna resta in carcere su disposizione dellautorità giudiziaria greca. Resta, infatti, da chiarire come mai quella bambina di otto anni parli litaliano e quella che dice di essere sua madre non lo parla per niente. Una storia talmente intricata nei suoi piccoli aspetti che sta tenendo con il fiato sospeso tutta lItalia e che nelle prossime ore potrebbe svelare nuovi retroscena.