Un gruppo di turisti è stato rapito nell’area di Gebel Uwainat, nellestremo sud dellEgitto ai confini con il Sudan.
Si tratta di cinque torinesi che viaggiavano con cinque tedeschi ed un rumeno, come ha confermato il capo del gabinetto della Prefettura di Torino Enrico Ricci: Gli italiani rapiti in Egitto sono cinque torinesi, tre residenti in città e due nella provincia. Tre sono donne, due uomini. Le famiglie sono già state avvisate.Questi i nomi dei turisti italiani rapiti: Giovanna Quaglia, 52 anni, Lorella Paganelli, 49 anni, Mirella De Giuli, 70 anni, Michele Parrera, 71 anni e Walter Barotto, 68 anni. Sulla vicenda è intervenuto anche il Ministro del Turismo egiziano Zoheir Garrana il qualer ha confermato il rapimento di 15 persone al confine tra Egitto e Sudan: Si tratta di un’azione criminale condotta da uomini mascherati. Sono in corso colloqui su una richiesta di riscatto.
Secondo fonti di sicurezza egiziana, i turisti sono stati visti per l’ultima volta, ieri sera, ad Assuan mentre si accingevano a partire per unescursione nel deserto. Per il rilascio dei sequestrati sarebbe stato richiesto un riscatto di 15 milioni di dollari, richiesta non confermata, al momento, da nessuna fonte ufficiale. Il Ministero degli Esteri ha inviato una nota: Il ministro degli Esteri Franco Frattini, in volo per gli Stati Uniti, segue in stretto contatto con l’unità di crisi della Farnesina il caso del sequestro in Egitto di un gruppo di stranieri, tra i quali vi sono cinque italiani. – si legge – Il ministro ha dato disposizioni di attivare la piena collaborazione tra i Paesi interessati, e la Farnesina, in queste ore, mantiene stretti contatti con gli altri ministeri degli Esteri, oltre che con le diverse autorità italiane e gli uffici diplomatico-consolari in Egitto. Il ministero degli Esteri chiede ogni possibile cautela da parte dei mezzi di informazione nella diffusione di notizie non verificate. Anche il Quirinale fa sapere che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano segue con viva preoccupazione e forte senso di solidarietà, in stretto contatto con il ministro degli Esteri, la vicenda.
Dopo poco le 16 la telvisione araba di Al Jazeera ha diffuso la notizia che i turisti rapiti fossero stati liberati senza il pagamento di alcun riscatto anche se, al momento, non c’è nessuna conferma. Stando alla ricostruzione della tv araba, gli undici stranieri, accompagnati da quattro egiziani, sarebbero arrivati fino a Gilf al Kabir, al confine con il Sudan, dove sarebbero stati bloccati dai rapitori derubati e poi lasciati liberi. Secondo altre fonti sarebbero ancora in corso le trattative per ottenere la liberazione.
La Farnesina sta verificandotale segnalazione anche se il il fratello di una delle turiste italiane, Giuseppe Paganelli, ha detto di non sapere nulla di un’ipotetica liberazione.