CASTEL GANDOLFO (Roma). Conoscere il Papa è stata unesperienza straordinaria. Ha commentato così lincontro con Benedetto XVI lex ostaggio delle Farc Ingrid Betancourt.
Un colloquio durato circa 25 minuti durante il quale la Betancourt ha raccontato al Pontefice lesperienza spirituale che ha vissuto durante la sua prigionia nella giungla colombiana. Un incontro molto intimo, riservato a pochissime persone e senza giornalisti. La Betancourt è giunta a Castel Gandolfo in compagnia della madre Yolanda Pulecio, della sorella Astrid e dei due figli. Dopo ludienza dal Papa lex ostaggio delle Farc ha raggiunto palazzo Valentini, dove con il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, ha tenuto una conferenza stampa. Non credo sia un’indiscrezione dire che il Papa soffre in prima persona il dolore e la situazione di tutti i prigionieri. E che ogni giorno una parte delle sue preghiere è dedicato a ottenere la loro liberazione. Anche oggi abbiamo pregato insieme per questo. ha raccontato, durante la conferenza stampa, la Betancourt – Con il Papa abbiamo pregato perchè il Signore possa toccare il cuore duro dei capi della guerriglia, perché li guarisca dalla situazione in cui vivono che è simile all’autismo: non capiscono altre parole che non sono le loro. Questo – ha sottolineato – vorrei dire alle Farc: il mondo vi sta guardando e vi chiede di aprire il cuore, di fare spazio ai sentimenti di amore e di perdono al di là della convenienza, dell’odio e della vendetta. Il mondo aspetta da voi che si faccia spazio nella vostra mente alla pace. Non date corso solo al crimine, alle armi. Date voce a tutti i colombiani, quelli che la pensano come voi e quelli che non la pensano come voi. Io vi conosco bene. Conosco i vostri obiettivi e le vostre strategie. E vi riconosco il diritto di essere diversi. ed ha concluso – Voi dovete riconoscere agli altri la loro libertà di non pensarla come voi.